Nuova manovra per superare la crisi

Il ripristino delle normali operazioni di routine per quanto concerne i mercati rappresenta senza alcun dubbio il primo passo fondamentale da compiere se si vuole superare la crisi. La buona notizia è che l’Italia, in linea di massima, è apparentemente distanziata dalla cosiddetta fase acuta. La crisi, come ha evidenziato Ignazio Visco, può essere superata. Quando? Resta certo che il 2013 sarà ancora un anno molto difficile in termini di finanze dei contribuenti, i quali dovranno ancora soffrire molto dal punto di vista del pagamento delle imposte.

Occupazione

Sul fronte dell’occupazione, oltretutto, sarà molto difficile che le cose subiranno un miglioramento. Il motivo? In un primo momento, naturalmente, il ritorno della fiducia dei mercati ha bisogno di mesi e mesi prima di che  l’economia reale ne tragga nuovamente il giusto giovamente. Bisogna in altri termini un percorrere bel po’ di cammino che il mercato del credito che si trova ancora nella stretta del “grande freddo”, momento storico dell’economia così ribattezzato dai protagonisti principali, si sblocchi definitivamente.

Manca la Domanda

La questione è che c’è una grossa mancanza di un elemento di base, la domanda. Elemento in grado di far si che i motori dell’economia possano essere riaccesi al 100% e tornino ad essere funzionanti. Stiamo discutendo su quella che viene definita la domanda. In mancanza di alcuna domanda, nello specifico, in mancanza di una ripresa dei consumi, crollati da tempo a minimi storici, le imprese non possono riavviare i macchinari e avviare di conseguenza gli investimenti

Lavoro

Di conseguenza,  in assenza di tale fondamentale proiezione, l’occupazione non può certo giovarsi di un aumento considerevole. Tutt’altro, è appurato che quest’anno l’occupazione scenderà di un punto, mentre il tasso di disoccupazione salirà nel 2014 in prossimità di un picco che non si vedeva da anni, il 12%.

Ocse e fisco, prese di mira Google e Apple

 E’ il quotidiano Le Figaro a riportare la notizia secondo la quale molto presto, già dal 14-15 febbraio quando a Mosca si riunirà il g20 Finanze, l’Ocse -Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico- presenterà le sue prime proposte per cercare di arginare il fenomeno dell’evasione fiscale.

Il dito dell’Ocse è puntato soprattutto contro i grandi colossi americani  (Google, Apple, Amazon, Starbucks) che hanno la possibilità di sfruttare lacune e mezzi legali per aggirare il fisco, soprattutto operando quella che viene chiamata l’ottimizzazione fiscale, attraverso la quale riescono ad eludere quasi completamente il fisco.

Google e i paradisi fiscali

Ciò su cui, inoltre, si punterà l’attenzione dell’Ocse sono i cosiddetti paradisi fiscali, ossia quei paesi che hanno delle condizioni fiscali particolarmente agevolate. Il piano dell’Ocse, secondo le prime notizie riportate, si baserà su due principi cardine: il primo è il divieto dell’utilizzo di quelle che vengono chiamate scatole vuote, cioè le società che non hanno nessuna attività reale ma che sono utilizzate solo per il trasferimento dei fondi, e il secondo, è quello di imporre un divieto alle società ibride (società che hanno diversi domicili).

Pronto il piano d’azione dell’Unione europea contro l’evasione

Si tratta di una grande rivoluzione, un progetto particolarmente ambizioso anche per l’Ocse, soprattutto perché queste pratiche sono legali nella maggior parte dei paesi.

Funzionamento redditometro

Il Redditometro dovrebbe essere attivo a partire dal mese di Marzo. E’ dunque opportuno ribadire il suo funzionamento: consumi e tenori di vita saranno confrontati in base alle fonti di reddito dichiarate senza fare riferimento a controlli patrimoniali e bancari incrociati. Per arrivare allo scopo sono state censite 100 voci di spesa, successivamente suddivise in due gruppi che verranno elettronicamente esaminati e sommati per ogni contribuente. Il primo deriva da spese fatte in Italia, dagli immobili, alle auto, ai movimenti di capitali, alle utenze, ai mutui, alla sanità privata alle ristrutturazioni. Il secondo è quello rilasciato dallo stesso contribuente: a partire dalla dichiarazione dei redditi dove avranno un peso sensibile le “deduzioni”, dai mutui alle assicurazioni alle ristrutturazioni.

Redditometro franchigia al 20%

Per quanto riguarda invece i consumi correnti, come alimenti, abbigliamento o sport saranno utilizzati i dati dell’Istat: saranno, in ogni caso, pensati e presi in base al luogo e al tipo di famiglia presa in esame e attribuiti “figurativamente”. Inoltre verranno calcolati e tenuti in considerazione anche gli incrementi patrimoniali dell’anno e il risparmio dell’anno.

Tolleranza 20%

Il Redditometro contemplerà un margine di tolleranza del 20% tra reddito dichiarato e spese accertate oltre il quale il fisco chiederà al contribuente le spiegazioni del caso. C’è tuttavia da considerare un’ulteriore franchigia: qualora il discostamento del 20% dovesse essere inferiore ai 12mila euro l’anno, il controllo non verrà effettuato. L’extra bonus di mille euro funge, quindi, a correggere gli errori dovuti all’applicazione delle medie Istat.

Nuovi aiuti per la Grecia

Secondo quanto comunicato dal Fondo monetario internazionale, il gap dei conti controllabile in Grecia potrebbe costringere Atene ad aver bisogno di un nuovo aiuto dai partner dell’Ue. Il Fmi, a conclusione dell’ultima verifica dei progressi attuati dalla Grecia nell’ottica del programma di aiuti, è pertanto deciso sul fatto che nuovi finanziamenti agevolati, o una remissione del debito a titolo definitivo, potrebbero rendersi urgenti per far diventare sostenibile il peso del debito pubblico.

NUOVE MISURE GRECIA

Appurato che le recenti misure atte a diminuire il portamento del debito ellenico non sono riuscite a sanare completamente la sua sostenibilità, per il Fondo se si dovessero materializzare i rischi al ribasso sul programma di assistenza alla Grecia un nuovo taglio del debito implicherebbe circa 6 miliardi di euro all’anno di trasferimenti fiscali tra il 2013 e il 2020.

 Nuova tranche di aiuti per la Grecia

Ciò potrebbe includere tassi d’interesse vicini allo zero per quel che riguarda i prestiti bilaterali e quelli ricevuti da parte del Fondo salva Stati temporaneo

Il programma di buypack avviato, dunque, non sembra essere sufficiente per far tornare l’economia greca sui giusti binari, dunque. Così il Fondo si mette nuovamente a disposizione, non prima di aver però reso note le cifre destinate dall’ottobre scorso ad Atene.

Bundesbank corregge stime crescita

 La Bundesbank ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo della Germania.

Il paese, la cui economia è una delle più solide del vecchio continente, secondo la Banca Centrale e l’Ufficio Federale di Statistica che aveva diramato le prospettive, avrebbe risentito nel 2013 della congiuntura economica sfavorevole in cui versano tutti gli altri paesi, in particolare quelli della zona sud del Mediterraneo.

Con la crisi generale rallenta anche la Germania

Oggi, invece, la Banca Centrale Tedesca ha diramato il suo rapporto mensile nel quale si legge chiaramente che l’economia della Germania ha delle prospettive molto più rosse di quanto precedentemente stimato e che, anche se la situazione difficile, potrà essere risolta in brevissimo tempo.

Dalla precedente stima, si legge nel documento, la situazione è cambiata e soprattutto è migliorato l’export, grazie, in modo particolare agli ordini che arrivano dai paesi in via di sviluppo che hanno fatto tirare un respiro di sollievo alla produzione industriale. A dare ancora maggiore fiducia è la ripresa di mercati strategici per l’export come Usa e Cina.

Record di occupati in Germania

Inoltre, la Germania può anche contare su un mercato del lavoro stabile, che, nonostante la crisi e le aziende che hanno richiesto aiuto al Governo, la situazione è stabile e in grado di migliorare nel breve termine.

Grilli nessuna manovra correttiva per l’Italia

 Il ministro dell’economia Grilli è intervenuto davanti alla commissione Affari economici e Finanziari del Parlamento europeo per chiarire le tante voci che in questi ultimi giorni si sono rincorse sulla possibilità o meno di mettere in campo una nuova manovra correttiva per il risanamento strutturale del nostro paese.Il Ministro è stato molto chiaro: prima ha confermato che sarà raggiunto il pareggio di bilancio e poi, pur ammettendo che la crescita dell’Italia non è ancora soddisfacente, ha confermato che non ci sarà bisogno di nessuna manovra correttiva, in quanto il paese sarà in grado di uscire dalla recessione già a partire dall’aprile di quest’anno.

Secondo Tremonti necessaria un’altra manovra

L’uscita dalla crisi prevista da Grilli anticipa le stime fatte dalla Banca d’Italia, secondo la quale le condizioni economiche dell’Italia sarebbero migliorate a partire dalla fine del 2013, quando il PIL del paese farà un balzo raggiungendo il 3%, percentuale destinata a diventare del 5% entro il 2015.

Imposte al debutto, consumatori preoccupati

Il ministro dell’Economia, inoltre, aggiunge:

Abbiamo dovuto ricorrere più di quanto non volessimo ad imposizioni fiscali, la pressione media fiscale deve calare, ma per fare questo occorre fare una revisione specifica della spesa pubblica, con scelte dure per snellire il settore pubblico.

Redditometro franchigia al 20%

 Il nuovo redditometro entrerà in vigore a Marzo e l’Agenzia delle Entrate sta specificando come funziona. Le informazioni fornite sembrano maggiormente rassicuranti.

Non ci saranno accertamenti per le differenze tra il reddito dichiarato e quello ricostruito fino al 20%. Si potrà dimostrare la congruità delle spese senza conservare ogni scontrino. La multa per chi verrà scoperto come evasore sarà del 30% sulla parte eccedente.

Niente Redditometro per i pensionati

L’obiettivo del fisco con il nuovo redditometro è quello di recuperare più dei 13 miliardi di euro di evasione fiscale che sono stati accertati l’anno scorso. Il nuovo strumento considera i redditi dal 2009 e ogni anno saranno effettuati circa 40 mila controlli. Secondo alcuni dati, le persone dove il rapporto tra spese fatte e reddito percepito è incoerente sarebbero circa 4,3 milioni. Stanarli tutti è molto difficile e in Italia l’evasione fiscale è di circa l’8% del Pil.

Modifiche Redditometro

Il modo in cui funziona il nuovo redditometro è molto semplice. Si farà un confronto tra le spese e lo stile di vita e le fonti di reddito. Le incongruenze saranno approfondite in base all’entità che presentano, mentre non ci saranno controlli patrimoniali e bancari incrociati perché non necessari. Il nuoco redditometro considera 100 nuove voci di spesa che sono state divise in due gruppi.

Il primo considera lespese fatte in Italia. Il secondo è quello che comunica il contribuente. Per le spese correnti saranno considerati i dati dell’Istat.

Niente Redditometro per i pensionati

 Il nuovo redditometro fa discutere e l’Agenzia delle Entrate sta comunicando delle specifiche che chiariscono il suo funzionamento e a chi si rivolge. I pensionati saranno fuori dal nuovo redditometro, a parte i finti poveri. È questa la news comunicata dell’Agenzia delle Entrate per chiarire i dubbi e le paure sui controlli fiscali che riguardano anche i pensionati.

► Parametri, spese e spia del Redditometro

In particolare, il nuovo redditometro punta solo ai casi più eclatanti, mentre per giustificare le spese i pensionati possono dare anche solo delle spiegazioni logiche senza il bisogno di portare documenti.

Modifiche Redditometro

In un comunicato l’Agenzia delle Entrate ha così voluto chiudere le polemiche che stavano nascendo su alcuni giornali e che riguardavano appunto l’eventuale controllo sui pensionati. Si temeva che le spese mediche fossero considerata per maggiori approfondimenti fiscali sul reddito dei pensionati, ma il comunicato ha chiarito che questo non avverrà.
L’obiettivo del nuovo redditometro è quello di individuare i contribuenti che presentano molte spese e un basso reddito. Lo strumento partirà a Marzo e considererà i redditi dal 2009 in poi.

Quanto vale il Redditometro

Per i pensionati non ci saranno quindi controlli particolari e non saranno considerate le spese mediche, ma quelli che sono i finti poveri saranno cercati. L’obiettivo del nuovo redditometro e quindi fare delle indagini fiscali su quei casi particolari in cui il rapporto tra spese fatte e reddito percepito e veramente esagerato.

Il contratto a tempo indeterminato flessibile di Monti

 Mario Monti oggi è impegnato a Bergamo nella presentazione delle sua lista, per discutere i punti focali del suo programma elettorale. Il primo punto, quello ritenuto più importante, viste anche le tante polemiche dopo la riforma presentata dal suo ministro Fornero, è il lavoro

Nuovi dati disoccupazione dalla Uil

Per Mario Monti c’è bisogno di eliminare il precariato, la piaga che affligge la maggior parte dei giovani italiani, e ha intenzione di farlo con la presentazione di un nuovo contratto, del quale ha già pronta una bozza. Monti e i suoi candidati hanno intenzione di presentare un contratto a tempo indeterminato sperimentale che ha maggiore flessibilità e minori costi per il datore di lavoro, offrendo, in contemporanea, anche maggiori garanzie in caso di licenziamento.

Secondo la bozza in discussione nei primi due anni dopo l’assunzione, ogni datore di lavoro che ha assunto con questo contratto, ha il diritto di licenziare il lavoratore, semplicemente pagando un indennizzo di licenziamento proporzionale al periodo di impiego. Dopo i due anni sarà ancora possibile il licenziamento, a cui dovrà seguire, però, un crescente sussidio di disoccupazione.

Camusso attacca Berlusconi e difende Monti su crisi

Inoltre al dipendente licenziato sarà offerto un servizio finalizzato al suo reimpiego che sarà finanziato dalle aziende e che, quindi, avranno tutto l’interesse a assumere i dipendenti rimasti senza lavoro.

Monti vuole abolire il Reddotometro

Particolare attenzione nella bozza del premier Monti per il nuovo contratto di lavoro, è stata dedicata anche ai giovani, per i quali è stato previsto  un Fondo opportunità, che inizia dal periodo scolastico e sarà proporzionale al merito, con il quale gli studenti meritevoli potranno finanziare percorsi di studio o formazione altrimenti inaccessibili.

Inoltre, il professore ha previsto anche delle agevolazioni fiscali per le imprese con un numero limitato di dipendenti, per i giovani imprenditori e per le donne.

Prezzo del gas scenderà a partire da aprile

 Il prezzo del gas continua a scendere sui mercati internazionali ma non in Italia. Per questo Adusbef e Federconsumatori accusano senza mezzi termini l’Autorità per l’Energia, che avrebbe favorito i gestori e non le famiglie,continuando a salassare i consumatori con rincari pari al 23,7% (quattro volte il valore dell’inflazione) che non si accordano con l’abbassamento del prezzo del metano sui mercati internazionali, che nel biennio 2011/2012 è sceso di circa il 20%, grazie all’accresciuta concorrenza.

Bollette, da gennaio aumenta il gas e diminuisce la luce

Adusbef e Federconsumatori hanno analizzato una bolletta tipo, di quelle che bimestralmente vengono pagate da famiglie e piccole e medie imprese, e ha rilevato che, nel totale del conteggio, solo il 37,4% della fatturazione è relativa al costo effettivo della materia prima, mentre il restante 62,6% è riferito a oneri di altro tipo (ad esempio distribuzione, trasporto e assicurazioni). Fatto che ha portato le due associazioni e chiedere un blocco totale per due anni di prezzi e tariffe, per rilanciare i consumi e la ripresa dell’economia.

Nel 2012 diminuzione record dei consumi

Dal canto suo l’Autorità per l’energia ha annunciato che, a partire dal prossimo aprile, saranno introdotti nuovi meccanismi di aggiornamento che porteranno ad un decremento complessivo sarà del 6-7% del prezzo del metano, con un risparmio di circa 90 euro per anno, reso possibile dall’istituzione del mercato di bilanciamento, in grado di fornire un prezzo spot non più legato a contratti di lungo periodo.