Commerzbank e il prelievo forzoso in Italia

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 Tutti i paesi, da Cipro in poi, se vogliono essere aiutati dall’Europa e dal Fondo Monetario, dovranno accettare di mettere in campo alcune riforme. Quella legata al fisco e alle tasse su rendite e risparmi, sembra la più semplice da fare, anche se poi sorgono i problemi nell’accettazione della proposta.

Secondo alcuni analisti, quello che è successo a Cipro, presto succederà anche ad altri paesi. Per il momento, però, Nicosia sembra respingere gli aiuti e pensa all’uscita dall’euro, come unica soluzione al passaggio verso una situazione economica più sostenibile.

La versione di Saxo Bank su Cipro

Se quello che succede a Cipro oggi, succederà ad altri paesi dell’Europa domani, allora forse è il caso di prendere in considerazione le parole di Joerg Kraemer, il CEO della Commerzbank che dice:

“Anche l’Italia dovrebbe applicare un prelievo del 15 per cento sulle attività finanziarie”.

E non parliamo certo dalla Tobin Tax che fino a prova contraria parte da luglio. La Germania, così, prova a mettere sotto pressione il nostro paese tirando in ballo delle misure adottate in passato, come ad esempio il 6 per mille sui conti correnti a sostegno della lira messo a punto dal Governo Amato.

Tobin tax sulle azioni al via

E perché l’Italia dovrebbe seguire l’esempio di Cipro? Secondo il capo della Commerzbank per un motivo semplice: il debito pubblico nostrano, ormai, è ingestibile.

 

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