La crisi economica che ha interessato da vicino il nostro paese nel 2012, non sembra allentare la presa in questo avvio dโanno. Eppure per il 2013 le prospettive sono ottimiste sia allโindirizzo dellโItalia che in relazione allโEuropa in generale.
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Eppure il fatto che siamo lontani dal tunnel, secondo molti, si evidenzia dalla condizione della Germania che รจ stata interessata dalla crisi, per contagio, proprio sul finire dellโanno scorso. Adesso il governo Merkel tira le somme e si scopre che il PIL รจ sceso dello 0,5% nellโultimo trimestre del 2012. Tutto รจ peggio di come se lo aspettavano analisti e investitori.
Se il paese che รจ considerato il pilastro dellโUE, si ferma, tutti pensano che presto ci sarร un nuovo ciclo di โperditeโ anche per gli altri paesi membri dellโEurozona, soprattutto per quelli periferici, tra i quali cโรจ anche lโItalia.
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In Germania, per quanto riguarda il flusso inport/export, si nota che allโaumentare delle esportazioni, cresciute del 4,1%, non รจ seguito un aumento analogo delle importazioni che si sono fermate invece al +2,3%.
Quel che comunque รจ da tenere dโocchio รจ il rallentamento degli investimenti nellโimpiantistica e nei macchinari, perchรฉ vuol dire che nonostante le condizioni vantaggiose dei finanziamenti siano vantaggiose, nonostante lโindice di disoccupazione resti al di sotto della media,la crisi del debito inizia a farsi sentire. La Germania, tra lโaltro, da sola accumula il 28% del PIL dellโEurozona.