L’euro sotto pressione dal Datagate

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 Il Datagate arriva ad influenzare l’euro e i mercati nazionali ed internazionali. Le intercettazioni ai leader europei non sembrano essere piaciute ai mercati nazionali ed internazionali.

L’euro è risultato indebolito dalla situazione, un indebolimento che ha visto una chiusura fiacca e passa di mano per 1,3793 dollari e 134,32 yen dopo aver ottenuto il proprio massimo da due anni a 1,3832 dollari. Quest’ultimo trend dell’euro segna la continua aspettativa che la Fed continuerà a mantenere per diversi mesi con l’attuale livello di stimoli monetari.

Per quanto riguarda le materie prime si sono verificati diverse registrazioni e diversi andamenti nel mercato. Il petrolio ha segnato un rialzo a 97,42 dollari al barile Wti. Ma non è tutto dal fronte delle materie prime. Per quanto riguarda l’oro si evidenzia una crescita dell’1,1%, una crescita che viene segnata alla vigilia. Lo stesso oro ha si è ritrovato a cedere lo 0,3% a 1.346,71 dollari l’oncia.

I singoli titoli italiani ne hanno chiaramente risentito e sono stati anche influenzati dalle vicende interne. Autogrill è risultato pesante dopo che la stessa famiglia Benetton si è ritrovata a collocare il 9% della società a 6,5 euro per ogni singola azione. Telecom Italia è stata sospesa durante la giornata di venerdì. Una sospensione che è arrivata a seguito dell’eccesso di ribasso che si è andato a verificare. Un dato negativo che si è chiaramente andato ad incrementare per via del possibile aumento di capitale.

Per quanto riguarda lo spread si sono registrati dati in aumento. Quella che è la differeza tra i Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha registrato 245 punti, un risultato che arriva con i titoli italiani che rendono il 4,2%. 

Photo Credits – Mandel Ngan – AFP – Getty Images – 186016630

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