Gli interventi sul cuneo fiscale nella futura legge di Stabilità

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 L’organizzazione per lo cooperazione e lo sviluppo economico, l’Ocse ha recentemente condotto una ricerca in cui l’Italia compare al sesto post in Europa tra i Paesi in cui il peso delle tasse sui redditi da lavoro è più alto. Nel nostro Paese, infatti, il peso del cuneo fiscale è diventato negli ultimi anni pari alla metà del costo del lavoro, quasi il 50%.

Il cuneo fiscale italiano è pari alla metà del costo del lavoro per l’Ocse

In una intervista recente intervista, tuttavia, il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini ha annunciato che all’interno della futura legge di Stabilità, in corso di definizione nei prossimi giorni, ci saranno tra le altre misure anche numerosi interventi rivolti alla riduzione del cuneo fiscale.

Dai sindacati un nuovo appello per ridurre il cuneo fiscale

Il Ministro Giovannini ha infatti dichiarato che in merito al taglio del costo del lavoro e alla detassazione della contribuzione verranno presi gli interventi più adatti a intervenire sulla ripresa del ciclo economico e sulla ridistribuzione del reddito. In pratica, quindi, verranno effettuati interventi selettivi per la riduzione del costo del lavoro, ma anche per stimolare crescita, investimenti e occupazione.

Tra le altre cose, il Ministro del Lavoro ha quindi parlato di una riforma degli incentivi alle imprese attraverso la proposta Giavazzi e della possibile riforma della tax expenditure. Sono previsti, inoltre, interventi a favore di una larga fascia di lavoratori in cassa integrazione o in mobilità che devono essere riqualificati per ridurre la spesa degli ammortizzatori sociali.

Per quanto riguarda il nodo delle risorse, verranno stabilite sulla base degli interventi decisi.

 

 

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