I reati tributari

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 Nell’ordinamento giuridico italiano i reati tributari sono normati dal decreto legislativo n. 74 del 2000. Rientrano in questa categoria tutti quei reati connessi alle dichiarazioni fiscali e agli adempimenti contabili e documentali. Individuare questi reati si configura come lo strumento più adatto per smascherare gli evasori fiscali e per punire quindi chi evade le tasse. Occorre dunque comprendere quali sono i principali reati tributari nel nostro paese.

Occorre premettere che in seguito alla manovra finanziaria del 2011, ci sono stati alcuni cambiamenti in materia di reati tributari, cambiamenti in vigore dal 17 settembre del 2011. In particolare, per quanto riguarda i reati tributari penali, da una parte si è abbassata la soglia che li fa scattare, e dall’altra si sono allungati i tempi di prescrizione.

Dichiarazione fraudolenta

Tra i principali reati tributari menzioniamo la dichiarazione fraudolenta, la quale può avvenire o mediante l’emissione di fatture o altri documenti o mediante altri artifici. Nel primo frangente vengono emesse fatture per operazioni inesistenti oppure con importi diversi da quelli reali (in genere superiori), e le sanzioni vanno da 1 anno e 6 mesi a 6 anni di reclusione con possibilità, nei casi più gravi, di intercettazioni ambientali, arresto, custodia cautelare, arresti domiciliari e divieto di espatrio. Il secondo caso concerne invece chi si occupa delle scritture contabili, e la soglia di evasione è fissata a 30.000 euro; è prevista anche in questo caso la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.

Dichiarazione infedele

Menzioniamo poi la dichiarazione infedele, reato che può essere commesso da chiunque abbia presentato una dichiarazione dei redditi o l’IVA e, consapevolmente e volontariamente, abbia indicato una somma inferiore a quella reale. Un altro reato è la dichiarazione omessa che, come dice la parola stessa, viene commesso da chiunque non presenti la dichiarazione relativa alle imposte, se questa supera i 30.000 euro. La sanzione prevista è, in entrambe i casi, la reclusione da 1 a 3 anni.

Altri reati tributari

Cataloghiamo come parte integrante dei reati tributari anche l’emissione di fatture o di altri documenti per operazioni mai avvenute (la sanzione è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni), occultare o distruggere documenti contabili (reclusione da 6 mesi a 5 anni), omettere il versamento delle imposte (ritenute certificate, IVA e indebita compensazione: in tutti i casi è prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni), e i pagamenti parziali riguardo la presentazione della documentazione per le transazioni fiscali dei tributi e dei relativi accessori (si tratta, in questi casi, di reati di pericolo, per i quali sono prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni oppure da 1 a 6 anni).

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