Il mercato delle moto è in forte crescita nel 2015

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Il 2015 sarà l’anno delle moto, specialmente quelle di media e grossa cilindrata. Durante i primi otto mesi dell’anno, le moto viaggiano veloci, in crescita del 15% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente e a quota 50 mila pezzi immatricolati.

Seguono a discreta velocità (+6%) anche gli scooter, la fetta più ampia del mercato, con 82.460 pezzi venduti. Invece i “cinquantini” continuano, appesantiti da bolli, patentini, assicurazioni e dal cambiamento di consumo generazionale, la discesa a 16.947 unità, con una riduzione del 13,4%.

Gli acquisti in ripresa in Italia riempiono di fiducia il serbatoio di un settore che negli ultimi anni si è trovato controvoglia a sostare a lungo fuori pista.

La scomparsa di un marchio prestigioso come Malaguti, l’addio all’Italia di Husqvarna, la chiusura del reparto produzione di Yamaha a Lesmo, la cassa integrazione in casa Honda ad Atessa, il ricorso agli ammortizzatori sociali anche in Piaggio, e poi le cessioni di Ducati ad Audi e di Mv Augusta a Mercedes, e poi di Dainese (nell’abbigliamento da corsa) al fondo arabo Investcorp, fino alla Fantic Motor che inizia a produrre bici elettriche, sembravano tutti capitoli di un’industria che non riusciva più a mettersi in sella. E invece, anche grazie agli investimenti stranieri, e alle scelte di internazionalizzazione, il comparto tira su la testa.

In casa, e oltre frontiera. Basti pensare a uno dei territori più colpiti dalla crisi, il distretto della moto del varesotto. Attorno al Lago di Varese sono tornati i radar degli investitori. Gli indiani di Mahindra, particolarmente attivi in Italia anche sul fronte auto, con l’acquisto di Pininfarina, hanno scelto di delocalizzare qui il polo racing, prima di base in Svizzera. E soprattutto c’è Mv Agusta che è in pieno rilancio, sostenuta dalla forza finanziaria di Mercedes che ne ha acquisito il 25%(il 75% resta nelle mani di Claudio Castiglioni), e ora viaggia su una produzione di 12 mila pezzi (con l’obiettivo di vendere 20mila moto all’anno entro il 2018), un parco modelli in crescita, e 250 dipendenti. E poi c’è il caso di Swm che rinasce dalle ceneri dello stabilimento Husqvarna di Cassinetta di Biandronno, grazie alla la testardaggine di Ampelio Macchi.

 

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