Il mutuo a tasso variabile e rata costante – Principali svantaggi

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 In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto in che cosa consiste e come funziona il mutuo a tasso variabile con rata costante, una particolare tipologia di mutuo che prevede l’applicazione di un tasso di interesse variabile che non agisce sull’importo della rata da pagare ma sulla durata stessa del mutuo. 

Come scegliere la durata di un mutuo

Anche questa tipologia di mutuo, tuttavia, pur apprendo maggiormente al riparo dalle fluttuazioni dei tassi, non è priva di svantaggi per chi decide di sottoscriverla.

Ecco quindi quali sono gli svantaggi a cui può andare incontro chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile e rata costante.

In cosa consiste il Tasso Effettivo Globale Medio o TEGM di un mutuo

Il mutuo a tasso variabile e rata costante – Principali svantaggi

Una dei tipici svantaggi associabili a questa tipologia di mutuo a tasso variabile con rata costante è stato in parte ricordato in precedenza ed è connesso con la durata del mutuo, che tende ad allungarsi qualora il tasso di interesse dovesse tendere a salire. La durata complessiva può di conseguenza anche allungarsi di qualche anno.

Il mutuo a tasso variabile con rata costante, inoltre, può risultare a conti fatti leggermente più costoso di altre tipologie – anche del più comune mutuo a tasso variabile, perché gli interessi pagati alla banca risultano leggermente superiori.

Un altro fattore di svantaggio che bisogna considerare è poi la possibilità che il piano di ammortamento presenti per contratto un limite in merito alla durata, a volte fissato in 5 anni. Superato questo limite il cliente non altra scelta se non estinguere il debito o accendere un secondo mutuo.

 

 

 

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