Immobiliare, uno studio di Banca Mps, chiede l’intervento del Governo

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 In tema di immobiliare, con le risorse concesse dal governo per nuove infrastrutture, che hanno avuto dal 1990 un calo di oltre il 60%, il comparto delle costruzioni continua a vivere momenti pesantissimi e con forti risvolti dal lato occupazionale: il peso delle costruzioni sul valore aggiunto nazionale è così sceso costantemente negli ultimi sette anni, attestandosi nel 2013 al 4,9% circa in termini reali. Il tutto emerge da uno studio sul settore immobiliare fatto dal Monte dei Paschi di Siena.

Anche il segmento residenziale è penalizzato, con il numero di abitazioni compravendute in Italia che dal 2007 si è dimezzato. “Tuttavia – si legge nello studio – è fortemente necessaria un’azione di governo mirata a superare l`incompatibilità tra una disponibilità di fondi strutturali europei ed il loro mancato utilizzo per rispettare i vincoli di finanza previsti dai patti di Stabilità interni di regioni ed enti locali, oltre ad un`adeguata spending review, in grado di liberare risorse aggiuntive”.

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L`indicatore di fiducia delle costruzioni dà segnali incerti nel breve termine per il settore, mentre la flessione dei prezzi delle abitazioni proseguirà.

Stando alle stime dell`Area research di Banca MPS, se nel corso del 2014 c’è una ripresa delle compravendite residenziali (confermata dall`ultimo Osservatorio immobiliare Nomisma), l`erogazione dei mutui potrebbe aumentare di quasi il 15%, con offerte migliori da parte degli intermediari creditizi.

“Per rilanciare il settore, l`utilizzo di canali di finanziamento alternativo a quello bancario risulta decisivo: dalla diffusione dei fondi immobiliari e dalla ripresa del Project Financing potrebbero giungere delle soluzioni che comunque comportano il coinvolgimento del partenariato pubblico”, scrive Mps.

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