Disoccupazione, i dati Istat sono preoccupanti

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 La disoccupazione in Italia ha toccato ancora livelli massimi. Il tasso di disoccupazione si attesta al 13%, stabile rispetto a gennaio (12,9%) ma in aumento di 1,1 punti percentuali nei dodici mesi: è il dato più alto dal 1977, inizio delle serie storiche trimestrali.

Sono i dati diffusi dall’Istat. Sono 3 milioni 307mila. Il numero dei disoccupati aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente (+8mila) e del 9% su base annua (+272mila). Le stime provvisorie dell’Istat dicono che il tasso di occupazione si è attestato al 55,2%: è il livello più basso dal primo trimestre del 2000. Risulta così occupato poco più di un italiano su due nella fascia d’età dei 15-64 anni.

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Gli occupati, a febbraio, sono 22 milioni 216mila, in calo dello 0,2% rispetto a gennaio (-39mila) e dell’1,6% su base annua (-365mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,2% risulta stabile in termini congiunturali ma in calo di 0,8 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.
E Confesercenti, in una nota, commenta il dato sulla disoccupazione diffuso dall’Istat. “L’andamento dei livelli di disoccupazione nell’area euro. Dal 2013 si nota una appena rassicurante tendenza verso i cali. Nel dettaglio il 24,6% degli intervistati ha ammesso di avere molta paura di un nuovo disoccupato in famiglia, mentre il 37,2% ne ha abbastanza. A ritenere la prospettiva esistente, ma poco probabile, è il 24,8%. A sentirsi del tutto al sicuro, invece, è solo 1 italiano su 10.

La paura della perdita di un posto di lavoro si collega ad una percezione generalmente negativa della situazione finanziaria del proprio nucleo familiare, ritenuta insoddisfacente dal 40% degli intervistati”.

 

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