Imu, Comuni sperano in aliquote più basse dopo Stabilità

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Scaduto ieri il termine ultimo per pagare l’Imposta Municipale Unica, famiglie e imprenditori hanno una speranza: la riduzione del saldo da versare per il prossimo anno. Da cosa deriva questo barlume? Un emendamento al ddl stabilità prevede che ai Comuni potrebbe ‘rientrare’ il flusso monetario proveniente dall’Imu. Da questo emendamento sono esclusi, tuttavia, i capannoni industriali (edifici ad uso produttivo, classificati nel gruppo catastale D).

Nei giorni scorsi l’Anci ha più spesso lamentato il vincolo di dover dividere al 50% con lo Stato le entrate provenienti dall’Imu. Una divisione monetaria che ha impedito agli Enti Locali di tenere basse le aliquote. Tale divisione ha comportato un aumento della pressione fiscale.

Prima dell’arrivo dell’Imposta Municipale Unica si è parlato spesso della famosa Manovra Salva Italia. In base ad essa, nelle casse dei Comuni rimane soltanto il gettito delle imposte sulle abitazioni principali, compresi i loro corollari.

A causa di questa impostazione, gli enti locali non hanno apportato sostanziali variazioni all’Imposta sulla prima casa. L’hanno mantenuta stabile, rialzando però in maniera evidente le imposte concernenti altre tipologie immobiliari. Un danno, questo, che si riflette sull’intero sistema.

La situazione ad oggi è la seguente: qualora l’emendamento dovesse essere approvato con il pacchetto Stabilità la Manovra Salva Italia verrebbe modificata. In tal caso la riserva di Stato di cui si parlava poche righe sopra, e cioè quella che implica che la divisione a metà del gettito tra Stato e Comuni, verrebbe abolita in favore di una ridistribuzione maggiormente favorevole ai questi ultimi.

Di conseguenza, se l’emendamento contenuto nel Ddl Stabilità dovesse essere approvato in blocco, una quota abbastanza imponente dei proventi rimanenti nelle casse dei Comuni potrebbe diventare appannaggio del Fondo di Solidarietà degli stessi. Un fondo di solidarietà che dovrebbe essere istituito e regolarizzato in virtù di un dpcm.

Cosa cambierebbe? In uno scenario del genere si potrebbe pensare ad un maggior margine di scelta sul profilo delle aliquote. In altri termini, i Comuni avrebbero la possibilità di ridurre il saldo dell’Imu.

 

 

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