La Cassazione sulla modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori

Home > Lavoro > Normative Lavoro > La Cassazione sulla modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori

 La Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione ha emesso, all’ interno della sentenza n. 10550/2013, alcune precisazioni in merito alle modifiche relative all’ articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori volute dalla Legge Fornero, la legge 92 del 2012.

Vademecum sulla riforma del lavoro – L’interpretazione

Secondo la Cassazione, dunque, in estrema sintesi, la modifica dell’ articolo 18 prevista dalla Legge Fornero, “impone un approccio diverso alla qualificazione giuridica dei fatti, incompatibile con una sua immediata applicazione ai processi in corso”.

La riforma Fornero non piace alle imprese più piccole

Tradotto in altre parole, le aziende che fin da subito volessero appellarsi in Cassazione per vedere applicata una delle possibilità previste dalla nuova legge del lavoro in caso di licenziamento considerato illegittimo (che vanno dal reintegro del dipendente all’indennizzo di un minino di 12 mensilità), sappiano che la legge ha in realtà introdotto una complessa e articolata disciplina che regola i licenziamenti stessi.

Di conseguenza, il nuovo sistema introdotto dalla legge Fornero prevede «distinti regimi di tutela a seconda che si accerti la natura discriminatoria del licenziamento, l’ inesistenza della condotta addebitata o la sua riconducibilità tra quelle punibili solo con una sanzione conservativa”.

Poiché quindi, stando così le cose, la qualificazione giuridica dei fatti risulta particolarmente complessa, per la Cassazione non è possibile una applicazione immediata della legge ai processi in corso.

Lascia un commento