La ripresa in Europa con la Bce che aspetta un consolidamento

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 L’economia in Europa mostra segnali di ripresa, anche se l’Italia non è ancora allineata a questa ccrescita. Markit Economics ha mostrato la crescita dell’indice sui servizi nella zona euro a un livello che è il più alto da 32 mesi, a 52,6, e che supera le previsioni, che erano a 51,7. In aumento anche le esportazioni dell1,2% nel quarto trimestre che aiuta il Prodotto interno lordo (Pil) a salire dello 0,3% Nel Regno Unito la crescita è stata superiore alle stime degli economisti.

La Banca centrale europea (Bce) potrebbe quindi cambiare la sua politica riducendo la proposizione di nuovi stimoli. Il presidente della Bce Mario Draghi ha affermato che è necessario ottenere ulteriori informazioni sulla ripresa prima di prendere qualsiasi decisione. I dati sull’inflazione e sul sentiment economico hanno superato le stime ed è difficile che la Bce riduca il tasso di riferimento dal record basso corrente dello 0,25%.

 

Bce, utile netto in crescita

 

Il miglioramento dell’indice sui servizi dell’Eurozona è stato guidato dalla Germania mentre in Francia è sceso meno di quanto inizialmente stimato. In crescita i consumi delle famiglie dello 0,1% e il Pil in aumento dello 0,3% corrispondea una stima iniziale pubblicata il mese scorso.

L’area dell’euro registrerà una crescita annua nel 2014 per la prima volta da tre anni, secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Bce, anche se restano i rischi dell’alta disoccupazione e dei prezzi deboli. Con l’inflazione a meno della metà del livello del 2% stabilito dalla Bce c’è il rischio della deflazione e Mario Draghi ha detto che sta si è pronti ad agire per fornire un maggiore sostegno.

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