Le decisioni della Bank of Japan

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  Da qualche ora è terminata il meeting durato due giorni della Bank of Japan e molte sono state le novità, rispetto a quelli che si erano mantenuti toni sempre piuttosto dovish dopo le comunicazioni delle politiche monetarie non convenzionali tra la fine del 2012 e i primi 4 mesi del 2013 .

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L’istituto centrale nipponico ha infatti implementato rafforzamenti rispetto a misure già messe in campo nell’ottica di ulteriore allentamento monetario, spiega Davide Marone di DailyFx; in particolare è stato il settore bancario quello interessato da tali misure in quanto le decisioni sono andate nella direzione di estendere nel tempo i programmi di agevolazioni alle banche in quanto diffondano il credito verso il settore produttivo (una questione che non in Europa e soprattutto in Italia ben conosciamo).

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Nella fattispecie si è agito su due versanti, sulla cosiddetta “Stimulating banking Lending Facility” da un lato e sulla “Growth-Supporting Funding Facility” dall’altro: nel primo caso si tratta di una misura che consente alle banche commerciali di prendere in prestito presso la Bank of Japan fondi di portata doppia rispetto all’incremento netto dei propri crediti, mentre nel secondo si tratta di un vero e proprio schema di prestito bancario verso i settori cosiddetti di crescita dell’economia giapponese. Ebbene in entrambi in casi si è deciso per un’estensione di un anno e per il raddoppio della portata dei due piani. Il tasso fisso dei prestiti concessi sarà dello 0,1% per 4 anni, rispetto al range di 1-3 precedenti, con ammontari che nel caso del GSFF passano dai precedenti 3.500 miliardi di yen ad addirittura 7mila miliardi di yen. Inoltre è stata determinato il prolungamento della linea di credito a favore delle operazioni di ricostruzione nelle zone colpite dal sisma e dallo tsunami del 2011

 

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