L’Istat evidenzia consumi in calo e potere di acquisto più basso

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 I dati dell’Istat hanno mostrato come la spesa delle famiglie italiane per i consumi è scesa lo scorso anno dell’1,3%. Nell’ultimo trimestre il dato è sempre negativo dello 0,7%. Per quanto concerne invece i redditi delle famiglie sempre per lo scorso anno, l’Istat rileva una lieve ripresa. In effetti, l’aumento del reddito disponibile in valori correnti è pari allo 0,3% e l’Istituto Nazionale di Statistica parla di moderato aumento.

In diminuzione però il potere di acquisto. Tenuto conto dell’inflazione, il potere di acquisto è sceso dell’1,1% che è il livello più basso dal 1995. Questo è un elemento cui fare attenzione considerando la bassa inflazione. In crescita la propensione al risparmio, una caratteristica delle famiglie italiane, che lo scorso anno è arrivata al 9,8%, in crescita dell1,4% rispetto al precedente anno.

 

La fiducia dei consumatori in Europa in crescita

 

Gli italiani sembrano quindi poco portati a spendere e più attenti a risparmiare. Alla base c’è probabilmente l’incertezza per la situazione economica e per la ripresa che è ancora debole e all’interno di un mercato del lavoro bloccato.

Sempre l’Istat ha mostrato anche i dati sulla pressione fiscale. C’è un leggero calo dello 0,3% nell’ultimo trimestre dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2012. La pressione fiscale è al 51,5%. La media annua dello scorso anno è del 43,8%. La pressione fiscale è comunque sempre alta nel nostro Paese.

Lo scorso anno, il rapport tra l’indebitamento netto e il Prodotto interno lordo (Pil) è stato del 2,8%. Nel confronto con il 2012 si mostra un meno 0,1%. Nel quarto trimestre dello scorso anno è scesa anche la spesa per gli interessi passivi del 9,4%.

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