Mediobanca calcola il costo delle promesse elettorali

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 Secondo Mediobanca il governo che uscirà dalla tornata elettorale prevista per il prossimo fine settimana non avrà lunga vita e il suo esito si fa di giorno in giorno più incerto. Lo dice Mediobanca Securities e trova d’accordo anche diversi broker internazionali, che già da tempo stanno monitorando quanto accade in Italia.

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Cambiano i pronostici. Se a novembre Bersani sembrava essere il favorito, ora una sua vittoria sembra sempre meno probabile. Gli analisti economici concordano nel dire che potrebbe verificarsi una coalizione Monti-Bersani, che potrebbe anche accogliere i voti di alcuni dei partiti minori, ma, come spesso visto nella storia politica italiana, coalizioni troppo eterogenee hanno vita breve.

A minare la sicurezza della vittoria di Bersani c’è sicuramente il Movimento a Cinque Stelle capitanato da Beppe Grillo, che potrebbe ricevere il 20% dei voti, il che sarebbe un ulteriore fattore di indebolimento per Bersani.

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Oltre ai pronostici lo studio di Mediobanca Securities ha anche fatto una stima di quanto costano le promesse dei politici. Tutti, nelle loro campagne elettorali, hanno parlato di riduzione di una o più tasse, per un costo complessivo per le tasche dello stato di circa 150-225 miliardi di euro.

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Questo dimostra l’impossibilità di mantenere le promesse per i partiti e avvalora la teoria di un governo breve, affossato dalle sue stesse fatue promesse.

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