Nessuna sanzione per chi paga in ritardo la tassa sui servizi indivisibili comunali

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 È ancora possibile pagare fino al 16 luglio la prima rata di acconto Tasi in moltissimi Comuni che hanno fissato, in autonomia, una proroga di pagamento rispetto alla scadenza fissata per 16 giugno.

Non ci saranno né multe né sanzioni per i cittadini che pagheranno in ritardo l’acconto della tassa sui servizi indivisibili comunali. C’è quindi ancora tempo per mettersi in regola con il pagamento. C’è ancora tempo anche per pagare l’acconto Imu, ma in tal caso, con la somma da versare, sarà necessario calcolare sanzioni ed eventuali interessi. In alcuni Comuni, come quello di Sassari, sono invece previste sanzioni fino al 3%. Va ricordato che la Tasi va pagata sia dal proprietario che  dall’inquilino.

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L’Imu in ritardo va pagata tramite  ravvedimento operoso, meccanismo che prevede sanzioni ed interessi calcolati in base ai giorni di ritardo in cui si paga. Dopo il tempo scaduto per pagare con il Ravvedimento sprint e sanzione 0,2% entro il quattordicesimo giorno di ritardo riguardo alla scadenza prevista per il 16 giugno, chi paga tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza (Ravvedimento breve) dovrà conteggiare una sanzione del 3%, mentre per un versamento oltre i 30 giorni (Ravvedimento lungo) ed entro il termine per la presentazione della dichiarazione Imu dell’anno 2014, fissato al 30 giugno 2015, va considerata una sanzione del 3,75%. Alla percentuale della sanzione vanno sommati gli interessi maturati ogni giorno dalla data di scadenza fissata a quella di pagamento effettivo.

A fine luglio, inoltre, per chi non ha optato per il regime della cedolare secca dovrà versare l’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati o rinnovati al 1 luglio 2014.

 

 

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