Payroll Friday, spinge i listini Usa

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 La diffusione dei dati sul lavoro di venerdì, ha dato il buon umore ai mercati che hanno concluso le contrattazioni in territorio positivo. Bene anche i dati sulla produzione industriale francese relativa al mese di novembre.

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Il primo “payroll friday” del 2014 non è stato avaro di sorprese. A scriverlo è Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr che continua nel suo commento, Asia ed Emergenti continuano a temere il tapering più del resto del mondo. Se Wall Street ieri sera ha recuperato in chiusura le perdite, l’area asiatica stenta a scrollarsi di dosso la recente apatia. Il catalyst di stamattina sembra essere stato il trade balance cinese per dicembre, più basso delle attese. Ma le autorità hanno posto l’accento sull’ aumento delle importazioni (+8.3% YoY da prec +5.3% e vs attese per +5%) a indicare il ribilanciamento dell’economia in direzione dei consumi interni.  In realtà gli occhi erano rivolti a occidente, in attesa del market mover del mese.

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In apertura di seduta europea, il sentiment ha ricevuto un aiuto dai dati di produzione industriale per novembre in Francia (+1.3% da prec -0.5% e vs attese per +0.4%) e Spagna (+2.7% da prec -1.4% e vs attese per +2.2%), entrambi solidamente sopra consenso. La ripresa EU, fino a un mese fa relegata nelle survey (Germania a parte) sta infine filtrando nei dati macro del quarto trimestre 2013, come osservato diverse volte negli ultimi giorni. Cosi i mercati hanno ritrovato una certa verve, per giungere alla pubblicazione del labour market report sui massimi di giornata. Sarebbe bastato un dato “ordinario” e, con ogni probabilità, i massimi dell’anno sarebbero stati ritoccati al rialzo.

 

 

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