Per il FMI l’Italia ha ancora molto da fare

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 Abbiamo appena archiviato la campagna elettorale, condita di una serie di promesse riguardo la tassa municipale sugli immobili, e si torna immediatamente sull’argomento. Il governo Letta, per aumentare anche temporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie, ha deciso di sospendere il pagamento della prima rata dell’IMU ma non ha ritenuto possibile abolire l’imposta e contemporaneamente annullare l’incremento dell’IVA. L’imposta sul valore aggiunto salirร  al 22 per cento (quindi +1%) a partire da settembre.

โ–บAiuti greci a rischio per via del FMI

Le scelte operate dal governo Letta su IMU e IVA dimostrano che c’รจ una chiara intenzione politica rispetto a questi argomenti ma il giudizio internazionale sulla condizione italiana, oggi che il governo di larghe intese restituisce l’immagine di un paese piรน equilibrato, รจ sempre cauto.

โ–บLโ€™economista greco Varoufakis sulla crisi

Il Fondo monetario internazionale, per esempio, ha concluso la missione annuale in Italia ed ha tagliato le stime sul PIL per l’anno in corso. Nel 2013, quindi , le stime sull’incremento del PIL sono state ridimensionate di -1,8 punti percentuali, poi dal 2014 si parlerร  di un timido aumento della produzione pari allo 0,7 per cento.

Allarmante resta il problema della disoccupazione che sembra strutturale e legata alla difficoltร  di gestione dei contratti di lavoro. Le imprese, infatti, secondo il FMI dovrebbero avere a disposizione soltanto un contratto unico e flessibile per tutti coloro che sono assunti per la prima volta.

In piรน restano da sanare la situazione del debito e i bilanci che con la riduzione delle tasse e l’aumento delle spese, quadrano con molta, moltissima difficoltร . Secondo Saccomanni il FMI รจ stato comunque in grado di riconoscere gli sforzi effettuati dagli italiani.