Surroga del mutuo: perché conviene grazie al coronavirus

Home > Finanza Personale > Mutui > Surroga del mutuo: perché conviene grazie al coronavirus

Perché conviene chiedere ora la surroga del mutuo grazie all’emergenza coronavirus? Come può una situazione che ha causato tanti danni all’economia rendere più facile per la popolazione gestire una sua particolare criticità? Scopriamolo insieme.

Surroga mutuo al tempo del Coronavirus

Il covid 19 ha portato senza dubbio grandi problemi a livello economico ma ha reso  più conveniente la richiesta di surroga del mutuo, ovvero uno strumento finanziario che consta nel trasferimento del proprio debito dalla banca che ha erogato il mutuo a un’altra che presenta delle condizioni più vantaggiose. Il costo del denaro è al momento molto basso e quindi indebitarsi risulta conveniente per il potenziale debitore. L’Euris, il parametro che misura il costo del denaro a lungo termine e a cui sono legati i tassi fissi, è infatti a 20 anni a quota 0,14%, a 30 anni intorno allo 0,08%.

Ma attenzione, se richiedere la surroga del mutuo per il risparmiatore non è mai stato conveniente come ora, per ciò che consente l’accettazione della richiesta il periodo non è dei migliori, sia dal punto di vista economico che burocratico. Le banche vogliono certezze, ragione per la quale il consiglio è quello di fare la richiesta avendo almeno in parte la sicurezza di poter risolvere i propri problemi e sostenere il piano di ammortamento.  Le banche vogliono infatti verificare in maniera attenta che il cliente sia in grado di pagare. Per ciò che concerne i tempi bisogna comprendere che gli stessi possono allungarsi per via dei rallentamenti nelle pratiche dettate proprio dal virus e dall’isolamento sociale passato.

Quali sono le condizioni per la surroga mutuo

Richiedere una surroga del mutuo è conveniente perché i tassi sono a livelli perfetti per eseguire la richiesta, ma contemporaneamente vi sono delle condizioni imprescindibili da rispettare affinché la richiesta possa essere presa in considerazione. Esse sono:

  • mantenimento della situazione del reddito familiare ai livelli pre-covid
  • rapporto tra debito residuo e valore della casa di cui si trasferirebbe l’ipoteca sotto il 70%
  • cifra da chiedere pari ad almeno 70-80mila euro.

Gli istituti di credito, in aggiunta, potranno richiedere tutta la documentazione che ritengono necessaria e prevista dalla legge prima di dare il via libera.

Sui mutui anche il decreto Cura Italia ha apportato delle modifiche: ed è qualcosa di cui tenere conto. Il testo ha infatti introdotto una moratoria per la sospensione delle rate al fine favorire una ripresa senza troppi scossoni alle famiglie, che secondo Nomisma  hanno già presentato richiesta si sospensione (9%) o stanno pianificando di farlo (15%). Grazie alle novità introdotte dal decreto  il congelamento delle rate prevede un aggravio del 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione ma l’altra metà è a carico dello Stato, rispetto al passato.

Se si è interessati alla surroga del mutuo la richiesta di sospensione delle rate non è un fattore che porta a un automatico rifiuto ma potrebbe portare gli istituti bancari a non concederla.

Lascia un commento