Contratti di locazione – Le principali regole per affittare ad un privato

 Quella della stipula di un contratto di locazione, ovvero di un contratto di affitto tra privati per la locazione di una casa o di un appartamento è una circostanza abbastanza comune. Esistono infatti numerosi motivi per cui si ricerca un alloggio in affitto, la maggior parte dei quali si riferiscono ad esigenze abitative di natura più stabile o transitoria relative a determinate categorie di persone. 

Il contratto di affitto intestato ad una società

 In un post pubblicato prima di questo abbiamo parlato di una possibilità che il mercato delle locazioni apre ai privati che vogliono affittare il loro immobile. Oltre ai classici contratti stipulati tra privati, esiste anche la possibilità di affittare un immobile ad una società, una azienda che ha di norma la necessità di trovare un posto per i propri dipendenti in trasferta per un periodo di tempo determinato. 

Contratti di locazione – Affittare ad una società o ad una azienda

 In questo post vogliamo parlare di un caso particolare dei contratti di locazione, quello in cui si affitta un immobile ad una società o ad una azienda. Si tratta di un mercato parallelo e molto interessante per le locazioni, grazie alle quali i locatori, cioè i proprietari di casa possono avere più opportunità di affitto, mentre le società, cioè i conduttori, possono risparmiare sulle spese di trasferta dei loro dipendenti. 

Aliquote agevolate per i contratti di affitto concordati

 In alcuni post pubblicati prima di questo ci siamo occupati delle norme che soggiacciono alla stipula dei contratti di locazione e delle norme fiscali che sono alla base della tassazione degli stessi. Parlando quindi di imposte quali la tassa di registro e di regimi fiscali di tassazione quali quelli della cedolare secca e quello normale su base IRPEF, abbiamo fatto più volte riferimento ai contratti concordati. 

Cedolare secca 2014, chi può aderire

 Il regime della cedolare secca è un regime fiscale agevolato che può essere richiesto da coloro che hanno redditi da locazione, cioè proventi da canoni di affitto, per il pagamento delle tasse relative, in modo particolare quando gli immobili affittati sono utilizzati a fini abitativi. 

Detrazioni fiscali per l’affitto nella dichiarazione dei redditi 2014

 Anche all’interno della dichiarazione dei redditi 2014, relativa ai redditi 2013, potranno essere scaricate una serie di spese detraibili, tra cui figurano, come ogni anno, quelle relative ai costi dei canoni di locazione. E’ infatti possibile detrarre all’interno del Modello 730 o dell’Unico 2014 le spese relative all’affitto. Vediamo quindi quali sono le diverse condizioni previste e a quanto ammontano tali detrazioni. 

Aliquote affitto 2014 per cedolare secca o tassazione IRPEF

 Nel corso del 2014 si sono avuti numerosi cambiamenti dal punto di vista della normativa fiscale relativa agli immobili. Può essere quindi utile tracciare un rapido punto della situazione sul sistema di tassazione attualmente in vigore per le locazioni e sulle aliquote che vengono applicate per calcolarle, sia in regime normale, ovvero quando per la tassazione dei redditi da locazione ci si sottomette al normale regime IRPEF, sia quando si opta per il regime agevolato di tassazione previsto dalla cedolare secca. 

Calcolo della tassa di registro sul contratto di affitto – 2014

 Quando si stipula e si registra un contratto di locazione per un immobile ad uso abitativo, l’inquilino, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in un post pubblicato in precedenza, è tenuto a pagare una serie di tasse di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Queste tasse, nello specifico, sono denominate imposta di registro e imposta di bollo. 

Le detrazioni previste per gli inquilini a basso reddito

 Nuove modifiche sul Dl casa: è stato bloccato dalla commissione Bilancio l’emendamento al decreto legge casa sugli sgravi per gli affitti. Sono stati approvati molti emendamenti, l’abolizione al 4 per mille dell’Imu sugli affitti coperti da detrazioni Tasi, l’ampliamento della cedolare secca al 10% anche ai Comuni colpiti da calamità naturali.