Dopo il caso Apple, la Commissione europea prova a rilanciare la proposta atta a generare una base imponibile comune (Common consolidated corporate tax base o CCCTB), proposta approdata per la prima volta in Consiglio nell’ormai lontano 2011.

Dopo il caso Apple, la Commissione europea prova a rilanciare la proposta atta a generare una base imponibile comune (Common consolidated corporate tax base o CCCTB), proposta approdata per la prima volta in Consiglio nell’ormai lontano 2011.

Anche un gigante come Apple deve bassare la testa: lo fa dopo tredici anni di crescita ininterrotta e con un risultato pur di massimo rispetto.

La grandezza di un’azienda è soprattutto nella sua reputazione che si guadagna sul campo con il rispetto dei diritti dei consumatori, dei lavoratori, dei mercati e via discorrendo. Nonostante le polemiche legate alle condizioni di lavoro di alcune persone che lavorano per Apple, l’azienda di Cupertino ci tiene al rispetto della privacy.
Durante il primo weekend nei negozi (le vendite sono partite venerdì scorso) sono stati acquistati oltre 13 milioni di iPhone 6s e 6s plus. Apple, dunque, ha portato a casa un altro enorme successo che rappresenta un record per la società.
Il governo annuncia la “digital tax”. A partire dal 2017, come ha detto il premier Matteo Renzi, ci sarà un’imposta che andrà a far pagare le tasse nel luogo dove vengono fatte le transazioni economiche e gli accordi per i grandi gruppi economici che operano su internet quali Google e Apple.
Nella serata di ieri, Apple ha comunicato i dati della trimestrale e malgrado essi siano in netta crescita e migliori delle aspettative degli analisti il titolo ha iniziato a sprofondare nelle contrattazioni ‘after hours’ arrivando a perdere anche il 9,25% per le stime di crescita nel quarto trimestre (inferiori alle aspettative).
La sfida della musica digitale si sposta a Washington, dove Spotify fa ‘gruppo’ per animare i sospetti dell’Antitrust su Apple Music, il nuovo servizio in streaming offerto da Cupertino.
Buone nuove da Cupertino. Apple ha lanciato un nuovo mega bond. Secondo quanto è tato riferito dalle agenzie di stampa più accreditate, il gigante tecnologico americano che produce gli ormai celebri e vendutissimi iPhone ha collocato obbligazioni per 6 miliardi di dollari presso investitori istituzionali.
Apple ha sorpreso tutti questo lunedì, rilasciando un primo quadrimestre sopra le righe. Grazie ai dispositivi con schermi nettamente più grandi rispetto a quelli precedenti, Apple è riuscita a vendere
Buone notizie per Cupertino. Si portano a + 33%, ovvero a 13 miliardi di dollari e oltre, gli utili di Apple durante il secondo trimestre fiscale conclusosi il 28 del mese di marzo.