Atlantica: il consolidamento dei server riduce la complessità delle infrastrutture IT

Nel campo dell’informatica i termini come consolidamento dei data center, virtualizzazione e cloud computing, sono diventati molto diffusi.

L’approccio al consolidamento delle risorse hardware è ormai il tema dominante di ogni investimento aziendale che ha come obiettivo il contenimento dei costi e uno sfruttamento più efficace delle risorse disponibili.

‘Consolidare i server’ significa ridurre il numero di computer della sala macchine lasciando invariati i servizi offerti tramite la tecnologia di virtualizzazione. In pratica ogni computer fisico può ospitare diverse macchine virtuali completamente indipendenti l’una dall’altra.

Virtualizzazione e consolidamento portano comunque vantaggi. Consolidare riduce i costi e può aumentare la produttività, portando a lavorare in un modo nuovo, molto più trasparente, semplice e veloce.

“Consolidare più applicativi su pochi server fisici – osservano gli esperti IT di Atlantica Digital S.p.A, società leader nella progettazione e realizzazione di sistemi mission critical – riduce la complessità delle infrastrutture IT, consentendo lʼerogazione di servizi di qualità con meno risorse economiche ed aumentando il livello di affidabilità dell’azienda”.

Atlantica sviluppa soluzioni personalizzate per il consolidamento attraverso l’utilizzo delle più evolute tecnologie di virtualizzazione oggi presenti sul mercato.

“Il consolidamento di più server applicativi eterogenei – aggiungono – in unʼunica piattaforma hardware attraverso la virtualizzazione consente che le attività di business siano completamente supportate contenendo i costi per lʼhardware e il consumo di energia elettrica per lʼalimentazione e il raffreddamento dei server”.

Atlantica Digital: la sicurezza informatica protegge il proprio business

Gli attacchi informatici sono sempre più diffusi e le tecniche degli hacker e del cybercrime sono diverse e in continua evoluzione.

Molte realtà industriali si stanno preparando alla digitalizzazione delle reti e all’adozione di standard dell’Industry 4.0. Inoltre la cybersecurity dei sistemi OT/ICS sta diventando una priorità assoluta per le aziende industriali.

Il dato emerge dal nuovo report di Kaspersky, “State of Industrial Cybersecurity 2019”, che in collaborazione con ARC Advisory Group ha condotto un sondaggio su 282 aziende e organizzazioni industriali e su 20 rappresentanti del settore, per capire lo stato dell’arte in merito alla cybersicurezza dei sistemi di controllo industriale.

Il report evidenzia che quattro organizzazioni su cinque (81%) considerano la digitalizzazione delle proprie reti operative come un obiettivo importante o addirittura estremamente importante. E anche la cybersecurity dei sistemi OT/ICS sta diventando una priorità assoluta per le aziende industriali, come conferma la maggioranza (87%) delle realtà coinvolte.

Per raggiungere il livello di protezione adeguato, però, è necessario investire in misure dedicate e disporre di professionisti altamente qualificati che possano mettere in atto quelle stesse misure in modo efficace.

Una voce autorevole in questo campo è quella di Atlantica Digital S.p.A., che progetta e realizza soluzioni di CyberSecurity adottando le tecnologie più innovative del mercato, integrandole con la decennale esperienza maturata sul campo.

“Garantire la sicurezza informatica e delle informazioni – commentano i vertici della società – significa proteggere il proprio business, tutelando lavoratori, clienti e fornitori. È fondamentale avere consapevolezza del rischio e saper valutare i pericoli derivanti dall’esposizione alle varie tipologie di attacco informatico e sapere adottare le giuste contromisure. Per identificare e attuare una strategia di cybersecurity efficace occorrono strumenti, metodi e competenze”.

Atlantica si rivolge al mercato con un approccio integrato ai problemi della sicurezza logica dei dati e delle infrastrutture offrendo servizi di Consulenza e Formazione, Vulnerability Management, Identity Governance, SIEM e DataSecurity.

“Le organizzazioni, le aziende, le società – aggiungono da Atlantica – devono pensare anche a dotarsi di una protezione specifica per l’Industrial IoT, che può avere un alto tasso di connessione all’esterno dell’ambiente”.

Bilancio in positivo per Atlantica Digital

Atlantica Digital chiude in positivo il primo anno di attività. I ricavi sono pari a 54,6 milioni di euro, un utile di 1,4 milioni (2,5%) e un utile netto di 1,2 milioni (2,3%).

Il fatturato è stato generato da clienti della Pubblica Amministrazione per il 37%, clienti Telco per il 16%, clienti Smart Metering per il 16%, clienti Finance per il 10%, clienti Media per il 10% e dal resto del mercato per l’11%.

Nel 2018 Atlantica Digital, che dal 1987 opera come Atlantica Sistemi SpA, è stata protagonista di due momenti importanti.

Da un lato, l’acquisto dal gruppo Ericsson Telecomunicazioni SpA del ramo di azienda denominato “Ericsson Industry & Society IT Business”, dall’altro l’operazione di fusione inversa per incorporazione del socio unico Atlantica Sistemi S.p.A. in Atlantica Digital S.r.l., trasformata poi in società per azioni, Atlantica Digital SPA.

Modificata anche l’organizzazione interna che ha visto la costituzione di due Direzioni Generali dirette da due manager, Carmine D’Acierno e Fabrizio Del Nero, provenienti da Società multinazionali, con esperienza pluridecennale nel settore IT (Information Technology).

Le due importanti unità, che fanno capo all’Amministratore Delegato, Pierre Levy, sono: la Direzione Generale Business che coordina tutte le attività commerciali e tecniche dell’azienda e la Direzione Generale Amministrazione e Controllo.

Atlantica Digital ha sedi a Roma, Milano e Rende (CS). Può contare su circa 400 specialisti IT, di questi 200 sono dipendenti diretti, e ha nel suo portafoglio oltre 100 Clienti primari pubblici e privati.

L’offerta di Atlantica si articola su quattro principali aree di business: Smart Metering, System&Data Management, Digital Transformation e CyberSecurity.

Big Data: l’importanza di saperli interpretare

Si parla di Big Data quando si ha un insieme talmente grande e complesso di dati da richiedere la definizione di nuovi strumenti e metodologie per estrapolare, gestire e processare informazioni entro un tempo ragionevole.