La riduzione del costo del rifinanziamento del debito delle economie più deboli dell’area euro negli ultimi due anni ha permesso all’Eurozona di lasciarsi alle spalle la fase più acuta della crisi del debito. Eppure sembra che tutto questo stia volgendo al termine.
BCE
Per Draghi ripresa lenta e ancora rischi per l’Europa
Tasso di riferimento dell’euro confermato e obiettivo inflazione a rischio
Le banche centrali sosterranno la ripresa anche nel 2014
L’inizio del nuovo anno porta con sé per l’intera economia del globo la possibilità di un generale miglioramento delle condizioni economiche, che spingerà molti paesi ad intraprendere percorsi di ripresa anche se non sarà tuttavia sufficiente a far risalire gli indici al di sopra dei livelli detenuti prima dell’avvento della crisi.
Ancora una flessione nei prestiti ai privati nel mese di novembre 2013
Anche per il mese di novembre 2013 è stato possibile registrare una ulteriore flessione nel mercato del credito, in modo particolare sul fronte dei prestiti e dei finanziamenti rivolti al settore privato. A confermarlo è la Banca Centrale Europea, BCE, che ha rilasciato i dati relativi al decimo mese dell’anno per gli istituti bancari che si avvalgono della sua supervisione.
Le prime mosse della Bce nel 2014 e l’Unione bancaria
La Bce potrebbe tagliate il tasso refi nel primo trimestre 2014 senza scelte a inizio anno
Quali sarebbero le conseguenze dell’uscita dall’euro?
In Europa il dibattito tra chi vuole restare nell’euro e chi invece afferma che è meglio uscirne è sempre vivo. Vediamo cosa succederebbe in caso di uscita dall’euro
Per Draghi è ingenuo pensare di uscire dall’euro
Draghi afferma che l’Europa reagirebbe alla svalutazione dell’euro e che le riforme strutturali sono necessari sia che si sta nell’euro sia che se ne esca

