Disoccupazione in aumento anche al Sud e tra i giovani

 Preoccupa il dato della disoccupazione giovanile (15-24 anni). Nel 2014, sulla scia di un’incremento generale, il tasso aumenta di 0,7 punti. Ancora una volta, inoltre, la situazione è particolarmente critica a Sud. Il meridione rimane l’area con più inoccupati. Il numero, in totale, è salito vertiginosamente. Basti pensare che rispetto al 2008, ci sono un milione di inoccupati in più.

Disoccupazione giovanile altissima in Italia, Grecia e Spagna

 Sono circa il 40% i ragazzi italiani tra i 15 e i 24 anni privi di lavoro. Un dato a dir poco preoccupante. Siamo in ‘buona compagnia’ dal momento che anche in Grecia e Spagna la situazione è simile.

I tre Paesi citati sono in cima alla classifica della disoccupazione giovanile fra 18 i Paesi dell’Eurozona. Lo scrive la Bce, rilevando che Atene e Madrid vestono la maglia nera. Il livello si attesta “su valori compresi fra il 50 e il 60%. Ma il nostro Paese non fa molto meglio con indici “prossimi al 40%”. Stesso discorso per Portogallo e Cipro.

Tokyio, Borsa in rialzo

  Chiude positiva la Borsa Giapponese con il  Nikkei 225 che conclude  l’ultima seduta della settimana a 14462,41 punti, in progresso del 2,17% riprendendo terreno dai minimi delle ultime tre sedute poco sopra area 14000.

Lavoro, a rischio 200.000 posti

 L’Osservatorio Cisl rimarca che gli esuberi sono circa il 15% degli occupati complessivi delle imprese coinvolte. Diciotto delle imprese per le quali il ministero ha aperto un dossier hanno cessato l’ attività (2.300 i lavoratori coinvolti). Nel 2013 sono stati firmati 62 accordi al ministero che hanno evitato circa 12.000 licenziamenti.

Il piano straordinario sul lavoro del Ministro Giovannini

 “Nel terzo trimestre 2013 per la prima volta dopo 5 trimestri il saldo tra nuovi contratti di lavoro e cessazioni è attivo” grazie innanzitutto “ai contratti a tempo indeterminato e apprendistato che hanno beneficiato degli incentivi”. Così Enrico Giovannini,il ministro del Lavoro, reclama i frutti dell’azione di governo durante un’audizione alla Commissione Lavoro del Senato.