Elezioni europee, nessuno scossone per l’Euro

 Scampati dunque i grandi timori sull’euro. Questo fine settimana portava con sé infatti aspettative importanti dal punto di vista politico dal momento che queste elezioni europee ponevano la stessa esistenza dell’euro come tema centrale, vista l’ampia presenza e popolarità delle forze antieuropeiste. L’apertura dei mercati non ha però messo in luce grandi novità sul fronte della moneta unica, così come sulla totalità degli altri benchmark di mercato.

I possibili interventi della Banca Centrale Europea nel corso del board di giugno 2014 – III

 In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto quali potrebbero essere i possibili interventi operati dalla Banca Centrale Europea in vista del prossimo consiglio direttivo del mese di giugno 2014. Due in particolare sono gli scenari che potrebbero presentarsi e l’Istituto di Francoforte prevede nel caso di un rialzo generale dei tassi di interesse un nuovo taglio dei tassi, dallo 0,25 attuale allo 0,10 per cento, e l’introduzione di un tasso di interesse negativo sui depositi, mentre nel caso di un peggioramento della morsa del credito un nuovo grande prestito alle banche che potrebbe prendere le forme di un ridotto quantitative easing per stimolare la concessione di prestiti alle imprese. 

La Banca Centrale Europea, si attende un’inflazione decrescente

 La Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,25%.Le aspettative di inflazione peraltro permangono fortemente ancorate al ribasso e lo stesso Draghi ha evidenziato come il calo di un punto e mezzo percentuale nell’arco di un anno sia considerevole, sebbene legato per l’80% al calo dei prezzi dell’energia e dell’alimentare (e al crollo dei consumi, no?).