Per i cittadini italiani l’Europa è dannosa per l’economia

Se la maggior parte dei cittadini europei, circa il 65%, continua a ritenere che far parte dell’ Unione europea può rappresentare un “beneficio” per il proprio paese di sicuro lo stesso pensiero non è presente in Italia, dove più di due terzi dei cittadini italiani interpellati dai vari sondaggi che sono stati condotti, sono convinti che l’economia è stata fortemente, se non del tutto, danneggiata proprio dall’Unione Europea.

L’Unione Europea emana nuove sanzioni contro banche e società russe

 Dopo la prima tornata dei mesi scorsi, arriva per la Russia la seconda ondata di sanzioni per la Russia da parte dell’ Unione Europea a causa della mancata risoluzione della crisi in Ucraina. L’ Unione Europea infatti nelle ultime ore ha pubblicato nuove misure e restrizioni nei confronti di importanti nomi dell’ economia del paese. Tra i nuovi provvedimenti presi ci sono ad esempio il blocco dei prestiti per cinque grandi banche statali russe i cui nomi erano circolati anche nei giorni scorsi. Ad essere coinvolte nelle sanzioni russe tuttavia saranno anche alcune grandi compagnie petrolifere russe del settore dell’ energia e società miste del settore della difesa.

Stress Test,128 banche europee messe sotto stretta osservazione

I risultati verranno comunicati nell’ultima settimana di ottobre. Ma gran parte dei giochi si stanno svolgendo in questi giorni poiché è in pieno svolgimento lo scambio di conclusioni e deduzioni con la Bce sui bilanci perfezionati da ogni singola banca dopo aver soppesato, sotto il controllo di Bankitalia, uno alla volta i prestiti e i rischi sulla bilancia dell’«asset quality review».

Europa, quale futuro secondo il Ministro Padoan

”L’Europa è a un bivio: o striscia nella deflazione e nella bassa crescita, oppure dà un colpo di reni e riparte, con le riforme strutturali e un consolidamento di bilancio growth friendly”.

Italia e Francia chiedono di allentare le regole sul deficit Ue

 La reazione negativa giunge  da uno dei piu’ prestigiosi quotidiani tedeschi, la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che in un editoriale firmato da Philip Plickert e intitolato “Draghi vacilla”, asserisce che Italia e Francia hanno domandato per mesi di allentare le regole sul deficit imposte dall’Europa, “ma se ora traballa anche la banca centrale europea, gli argini si rompono e Draghi” potrebbe pentirsi di quel che sta provocando.