Multinazionali in fuga dall’Europa
Un esodo che sa di minaccia. Alcoa, Ppr e Kimberly Clark sono già sul piede di partenza, mentre Decathlon rinuncia al quartier generale di Milano.
Un esodo che sa di minaccia. Alcoa, Ppr e Kimberly Clark sono già sul piede di partenza, mentre Decathlon rinuncia al quartier generale di Milano.
La Germania ha detto no all’unione bancaria dei paesi dell’Eurozona, una decisione che potrebbe mettere in serio pericolo l’economia nel prossimo anno.
In Europa e in America la crisi si sente ma mentre il Vecchio Continente prosegue con l’austerity, negli States tiene bene il rapporto deficit-PIL
Christine Lagarde, presidente del FMI, lancia un monito ai paesi del Vecchio Continente: bene quanto fatto fino ad ora, ma la crisi c’è ancora e vanno prese le giuste contromisure.
E’ arrivato ieri nel pomeriggio il sì della Commissione Europea al piano di salvataggio delle banche spagnole, grazie al quale gli istituti potranno accedere all’Esm (meccanismo di stabilità europeo).
Si è finalmente arrivati all’accordo sul nuovo regolamento per le agenzie di rating. Dal Parlamento Europeo una decisione epocale che porterà più concorrenza e trasparenza nel mondo della finanza.
I dati delle BCe parlano chiaro: sono aumentati i prestiti agli stati, ma quelli destinati alle imprese dell’Eurozona sono sempre di meno.
E’ arrivato direttamente dalla Commissione Europea l’invito all’Italia di rivedere alcune delle norme dell’ordinamento giuridico in materia di sicurezza sul lavoro: in particolare l’esonero delle responsabilità del datore di lavoro e i rischi delle nuove imprese.
La borsa di Milano e le borse europee festeggiano l’accordo raggiunto sulla Grecia e l’intesa ha un effetto positivo anche sulla quotazione dell’euro.
Tra pochissimo i 27 leader dei paesi dell’Eurozona si riuniranno nuovamente per discutere del bilancio UE 2014/2020. Ma in cosa consiste il bilancio? Quali sono i nodi cruciali da sciogliere? E le fazioni in campo?