Facebook ancora nei guai: l’Antitrust ha infatti avviato un procedimento di inottemperanza per la mancata attuazione delle prescrizioni dell’ente del novembre 2018.

Facebook ancora nei guai: l’Antitrust ha infatti avviato un procedimento di inottemperanza per la mancata attuazione delle prescrizioni dell’ente del novembre 2018.

Il 2015 è stato un anno da record per Facebook. Il Social Network lo archivia con utili che per la prima volta hanno sfondato la barriera del miliardo: quanto basta affinché l’azione del social network venga coperta d’ordini d’acquisto nelle sale operative.
Diventare mamme e papà cambia la vita ma in alcuni casi, se il papà è Mark Zuckerberg, Mr Facebook, allora diventare genitori cambia anche la vita di qualcun altro. Saranno infatti 45 miliardi di dollari, quelli offerti in beneficenza per regalare un mondo migliore alla piccola Max.
Facebook resta sotto pressione per quanto riguarda il fronte della privacy. L’autorità Antitrust irlandese ha comunicato l’avvio di un’indagine sul trasferimento negli Usa dei dati degli utenti europei del social network.
I social network sono una risorsa incredibile per tutti coloro che hanno un’impresa e vogliono espandere il loro mercato di riferimento. Ma quali sono i servizi cercati dalle persone oltre Facebook e quali sono le imprese che lavorano più nel settore social?
Non c’è che dire: i ricavi vanno bene, tuttavia l’aumento delle spese fa scendere l’utile di Facebook che, malgrado i conti sopra le attese, cala nelle contrattazioni after hours di Wall Street, arrivando a perdere il 2,8%.
Il consumo di video si scatena su Facebook e il social network ha intenzione di monetizzare la tendenza sperimentando inserzioni in grado di funzionare come break pubblicitari tv, offrendo ai creatori di contenuti una parte dei ricavi guadagnati dalle inserzioni sui loro filmati.
Facebook vede gli utili scendere. Così, per la prima volta i ricavi sono inferiori alle attese. Durante il primo trimestre del 2015, il celebre social network ha fatto registrare un guadagno pari a 512 milioni di dollari.
È stato lanciato soltanto in America per il momento ma non si sa quando arriverà anche nel nostro paese, il servizio/tasto INVIA DENARO di Facebook che consente di mandare denaro ai contatti attraverso il social network blu.
Sulla ricerca del lavoro si sta muovendo anche Facebook. Se è vero che la maggior parte degli incontri tra domanda e offerta di lavoro avviene sui social network dove le aziende cercano di capire chi hanno chiamato per un colloquio e gli aspiranti lavoratori vogliono approfondire la conoscenza dell’azienda, è anche vero che Facebook non poteva restare a guardare.