Il 2015 della Fed

La Fed è stata molto più veloce rispetto all’Europa nel portare il tasso di disoccupazione dal 10% al 5,8% e nell’azzerare in maniera realistica i tassi.

Mercati pronti alla stretta monetaria della Fed?

Successivamente all’ultima riunione del Fomc, la Federal Reserve ha reso noto un comunicato nel quale ribadisce la sua “pazienza” a riguardo dei tempi di un ritorno alla normalità monetaria degli Stati Uniti.

La Federal Reserve, diminuisce l’acquisto di bond

 La Federal Reserve ha tenuto invariati i tassi di interesse e ha deciso per un altro “tapering” da 10 miliardi di dollari, ma ha cambiato, lievemente, il testo del comunicato inerente alle sue decisioni.

Wall Street in frenata dopo le parole della Yellen

 Wall Street frena dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Janet Yellen che ha destato tensione nei i mercati, affermando che il primo rialzo dei tassi Usa potrebbe giungere prima del previsto e potrebbe essere più sostenuto delle attese. Questo a condizione che il mercato del lavoro continui a dare segni di miglioramento.

Plosser, Fed, ha una visione ottimistica dell’economia Usa

 Il governatore della Federal Reserve di Philadelphia e membro votante del FOMC (il braccio armato della FED), Charles I Plosser ha tenuto un’interessante conferenza all’Economic Club di New York sull’andamento della politica monetaria negli States. L’argomento principale dell’intervento di Plosser è stato quello di illustrare i vantaggi di rendere le decisioni della FED in politica monetaria più sistematiche ovvero basate su regole certe e non scelte discrezionali.

Forex, il Dollaro Usa sotto i riflettori degli investitori

 Comincia la settimana che andrà a chiudere questo giugno durante il quale il mercato e gli investitori hanno atteso le mosse delle diverse banche centrali ed hanno appreso le linee guida dei diversi istituti centrali. Federal reserve e BCE sopra tutte sono state protagoniste, con risultati sul fronte euro e sul fronte borse che, in qualche modo, fanno comprendere come non sia cambiato nulla rispetto allo scorso maggio, nessun provvedimento così incisivo da ridimensionare per lo meno la forza della moneta unica europea.

Massicce vendite di Bond Usa. Fed pensa ad una sovrattassa per chi vende

 Le autorità americane temono che i fondi obbligazionisti stiano divenendo come istituti di credito del cosiddetto “sistema bancario collaterale”, in quanto gli investitori sono liberi di uscire a piacimento, anche se gli asset detenuti dai fondi possono essere difficili da vendere.

La grande attesa degli investitori sulle decisioni della Fed

 Dunque ci risiamo. Il primo player del mercato scende di nuovo in campo dopo il consueto mese e mezzo; lo farà questa sera comunicandoci alle ore 20 (ora italiana) eventuali decisioni in materia di politica monetaria e poi per bocca del suo governatore Janet Yellen che alle 20.30 terrà la conferenza stampa di spiegazione ed interrogazione.

Gli Stati Uniti rallentati dal freddo e in ripresa

 La crescita economica degli Stati Uniti è stata probabilmente frenata bruscamente nel primo trimestre per l’inverno insolitamente freddo e dirompente, ma l’attività sembra già essere ripresa.

Il Prodotto interno lordo probabilmente è cresciuto a un tasso annuo dell’1,2 per cento.

 

► Produzione industriale in crescita negli Stati Uniti e in Europa

 

La Federal reserve (Fed) pensa che il rallentamento della crescita sarà spazzato via considerando che i dati si riferiscono a fattori temporanei e si concentra sui dati recenti che suggeriscono una maggiore forza verso la fine del trimestre. La performance di crescita non eccellente del primo trimestre è stata in parte cancellata e questo dimostra che era soprattutto causata dalle avverse condizioni atmosferiche. La dinamica di fondo rimane favorevole e si continua a prevedere una ripresa significativa nel secondo trimestre.

 

I funzionari della Fed dovrebbero annunciare un’ulteriore riduzione della quantità di denaro che stanno pompando nell’economia attraverso l’acquisto di obbligazioni mensili. La prospettiva è che l’economia è pronta ad accelerare e quindi dovrebbe esserci una mossa di questo tipo.

 

Il maltempo potrebbe aver tagliato fuori più di1,4 punti percentuali di crescita del Pil. Ciò ha portato i produttori a ricevere un minor numero di ordini con le merci che si sono accumulate. I fondamentali dell’economia, tuttavia, sono

probabilmente rimasti solidi. Una misura della domanda interna che mostra le esportazioni e le scorte è previsto che sia cresciuta dal ritmo tiepido dell’1,6 per cento del quarto trimestre.

 

La spesa dei consumatori, che rappresenta oltre i due terzi dell’attività economica statunitense, ha probabilmente rallentato dal 3,3 per cento del quarto trimestre a causa delle temperature che hanno ridotto il traffico nei centri commerciali.