Il Tesoro rassicura sui conti pubblici

 In seguito al grande polverone sollevato in queste ultime ore da una serie di articoli pubblicati su Repubblica e sul britannico Financial Times in cui si metteva in luce la possibilità che lo Stato italiano avesse contratto una perdita di circa 8 miliardi di euro nei conti pubblici attraverso la stipula di contratti derivati, da parte del Ministero dell’ Economia e delle Finanze di via XX Settembre non si è fatta attendere una breve, ma decisa replica.

Che cosa sono i derivati

 In questo post cercheremo di conoscere meglio un tipo di strumento finanziario che nelle ultime ore ha conquistato le prime pagine dei quotidiani italiani e non solo, a motivo di un potenziale buco da 8 miliardi di euro che sembra essersi aperto nel panorama dei conti pubblici italiani a causa della ristrutturazione di prodotti derivati stipulati dal Tesoro verso la fine degli anni ’90.

Le conseguenze del “rischio derivati” per le tasche degli italiani

 Solo poche ore fa è piombato sull’ Italia il rischio di una grave perdita che potrebbe, se confermata, interessare pesantemente i conti pubblici italiani. Conti pubblici che, in questo periodo, non appaiono decisamente “in rosso”, ma sicuramente stressati dalle ultime vicende che li hanno coinvolti. 

Buco sui derivati: una storia che si ripete

 La notizia sul potenziale buco da 8 miliardi di euro sui derivati italiani che oggi sta facendo il giro del mondo, lungi dall’ avere lo smagliante fascino della novità assoluta, potrebbe essere facilmente ascritta, invece, a quanto sembra, all’ interno di una lunga lista di episodi simili, in cui, nel corso del tempo, si è trovato periodicamente invischiato lo Stato italiano.