Il FMI chiede alla BCE misure non convenzionali

 Un nuovo allarme sulle concrete possibilità di ripresa dell’economia europea arriva questa volta dal Washington, dal Fondo Monetario Internazionale, che vede all’orizzonte ancora numerosi nodi al pettine. Il primo di questi sarà appunto la debolezza della crescita, che stenterà a ripartire anche nei prossimi mesi, mentre altri problemi potrebbero essere causati dall’inasprirsi delle tensioni sociali e dall’aumento del tasso di disoccupazione.

Anche debito pubblico e banche italiane nel rapporto del FMI sull’Italia

 Con la pubblicazione della relazione finale sullo stato dell’economia italiana i commissari internazionali del Fondo Monetario Internazionale hanno tracciato un’analisi approfondita della situazione dell’economia del nostro paese, che appare purtroppo ancora travagliato da importanti problemi, come quello del lavoro, che ne fanno un sorvegliato speciale. 

Il FMI pubblica la relazione sullo stato dell’economia italiana

 Dopo le riunioni avutesi nei giorni scorsi e dopo il completamento della missione diplomatica nel nostro Paese, il Fondo Monetario InternazionaleFMI –  ha pubblicato la relazione finale sullo stato dell’economia italiana. Per i commissari internazionali l’economia dell’Italia appare però ancora travagliata da importanti problemi e motivi di attenzione, che continuano a fare del nostro Paese un sorvegliato speciale. 

Per il FMI il deficit italiano salirà al 3,2% entro la fine del 2013

 Mentre il Presidente del Consiglio Enrico Letta si trova ancora in America, impegnato in un lungo tour diplomatico che lo scopo, tra le altre cose, di rassicurare gli investitori internazionali sulla stabilità politica del Paese, arrivano dal Fondo Monetario Internazionale – FMI – previsioni non positive per quanti riguardano i conti pubblici italiani. 

Il FMI analizzerà la situazione economica e bancaria italiana

 Nella giornata di domani l’economia italiana e la sua situazione bancaria saranno le protagoniste indiscusse nel mondo dell’alta finanza internazionale. La situazione macroeconomica italiana e quella delle sue banche saranno infatti l’oggetto principale della discussione che gli esperti del Fondo Monetario Internazionale –  FMI – terranno nella giornata di domani in sede di consiglio. 

Per il FMI è necessario ridurre le regolamentazioni dell’UE

 Negli ultimi tempi il dibattito europeo si è concentrato in maniera particolare sulla questione dell’ austerità, politica che negli anni più severi di crisi  e di recessione ha caratterizzato l’ orientamento della maggior parte degli Stati Europei. Ma proprio in questi ultimi tempi, da quando l’ economia europea ha cominciato a dare dei segnali di ripresa, come nell’ ultimo trimestre, in cui il PIL ha fatto segnare una ripresa dello 0,3%, anche i vertici dei maggiori Stati europei sembrano disponibili a chiudere il capitolo dell’ austerità ed aprire nuove pagine. 

Il FMI invita ad approfittare della politica accomodante delle Banche Centrali

 Sono piuttosto misurate e incoraggianti le parole di Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale – FMI – nei confronti della situazione economica globale. Il numero uno dell’ FMI ha infatti parlato ad un convegno organizzato dalla FED, invitando il mondo politico internazionale ad approfittare delle condizioni monetarie accomodanti messe in atto dalle Banche Centrali

Il FMI sull’abbandono del QE

 Il piano di Quantitative Easing è stato d’aiuto alla ripresa dell’economia americana ma adesso bisogna anche rispettare i tempi della ripresa. A parlare è Christine Lagarde che è intervenuta al simposio annuale della Federal Reserve, che si è tenuto a Kansas City. Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale ha detto che gli aiuti finora dati all’economia americana sono stati importanti ma è fondamentale rispettare il ritmo della ripresa.

Attesa per l’ultima riunione della FED

La FED, in questo periodo, sembra concentrata molto sulla scelta del successore di Ben Bernanke, ma gli osservatori esterni non possono non essere preoccupati per la situazione degli States. In effetti negli USA la ripresa è iniziata e il mercato è molto stabile, tanto che moltissimi investitori hanno spostato i loro capitali dai paesi emergenti alla FED.

Crescono i mercati europei grazie alla FED

La Lagarde, però, è convinta che non bisogna rinunciare subito e velocemente agli stimoli monetari che hanno fatto delle banche centrali i veri eroi dell’economia internazionale contemporanea. E’ importante, adesso, che si definisca un piano di collaborazione che coinvolga gli attori della finanza e quelli della politica.

Il monetarismo non è la soluzione a tutto, è invece fondamentale mettere in campo le riforme strutturali, gli unici strumenti in grado di garantire una crescita sostenibile di lungo periodo.

Per il FMI è necessario accelerare le riforme per la crescita

 Eurozona ed Italia sono al centro dell’ ultimo rapporto stilato dal Fondo Monetario Internazionale che ha concluso in questi giorni la sua missione nella zona Euro. E come anticipato nelle precedenti conferenze e dichiarazioni, le prospettive di crescita per entrambe, nell’ imminente futuro, non sono rosee.