Tasi, Tari, Imu, le ultime proposte dal Governo

 Questa dovrebbe essere una settimana decisiva per il chiarimento sulle nuove tasse sulla casa. Nei giorni passati il governo ha annunciato un aumento delle aliquote per un massimo dello 0,8 per mille subordinato alla agevolazione di detrazioni alle famiglie più deboli o numerose, ma le decisioni sugli importi finali, sugli sconti, sui tempi e sui modi del pagamento, sono tutte rimandate ai Comuni.

Mini Imu su box, prima casa e pertinenze

 Chi è proprietario della prima casa ed è residente nei Comuni dove i sindaci hanno stabilito  di accrescere le aliquote base fissate dal esecutivo al 4 per mille, fino al 5 e addirittura al 6 per mille, alla data del 24 gennaio dovranno versare la mini Imu.

Saccomanni su Imu e Bankitalia

 Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni nel suo intervento alla commissione Finanze della Camera ha parlato del decreto su Imu e Bankitalia.

Sull’Imu ha affermato che è equa parlando della Mini Imu: “Si sono resi necessari per salvaguardare l’equilibrio di bilancio data l’impossibilità di attivare strumenti impositivi alternativi. Un trattamento equo dei contribuenti, non discriminandoli in base alla tempistica con cui i Comuni sono intervenuti sul tributo”. Saccomanni ha detto che la Mini Imu costerà ai contribuenti 400 milioni e che questo equivale a meno del 10%. Consci impatto su finanza e assicurazioni

► Tasi, Imu, Tari: ancora poco chiare le detrazioni

Il ministro dell’Economia ha parlato anche delle coperture per la seconda rata dell’Imu: “L’introduzione permanente di un acconto per l’imposta sostitutiva che riguarda le attività finanziarie detenute in regime di risparmio amministrato. Il Governo é cosciente dell’impatto di queste misure sul settore finanziario e assicurativo, ma si trattava di identificare un ammontare certo di risorse in un lasso di tempo molto breve”.

► Crediti difficili in lieve calo a novembre 2013 secondo Bankitalia

Su Bankitalia Saccomanni ha affermato: “L’intervento del governo è servito a frenare erronee interpretazioni della normativa vigente e ingiustificate aspettative sugli impianti che la rivalutazione avrebbe potuto avere sulle finanze pubbliche e sulla rivalutazione patrimoniale delle banche”. Gli interventi sulle quote di Bankitalia per Saccomanni “Sono un efficace incentivo per favorire una rapida e completa mobilizzazione delle quote” e la rivalutazione delle quote “Non avrà effetti sul patrimonio di vigilanza delle banche partecipanti ai fini dell’esercizio di Asset Quality Review 2014 che la Banca centrale europea concluderà nell’anno in corso”.

Il ministro ha poi detto che il tempo è limitato e che si aspetta l’attuale versione del decreto sia convertita in legge.

Tasi, Imu, Tari: ancora poco chiare le detrazioni

 Letta offre ai Comuni la possibilità di alzare le aliquote oltre ai massimi attuali per maggiori detrazioni a ceti più deboli: ancora da definire tutto ma è scontro nel governo. Scelta Civica si oppone e non solo

Iuc, la tassa sulla casa che sarà composta da Imu, Tasi e Tari

 Riguardo alla casa dal punto di vista fiscale risalta la mini-Imu che dovrà essere versata entro il 24 gennaio dai proprietari di prima casa residenti nei Comuni che hanno deliberato un’aliquota superiore a quella base del 4 per mille. Il versamento sarà pari al 40% della differenza tra l’aliquota standard e quella fissata dal comune; la restante parte andrà allo Stato.

Imu 24 gennaio, chi deve pagare la tassa?

 Il governo guidato da Enrico letta ha costruito una strategia che non piace molto agli italiani,  che ha preso il nome di Mini Imu e, nonostante l’abolizione dell’Imu sulle prime case e i terreni agricoli decretata molti mesi fa, dovrà ora essere comunque pagata dai proprietari di prime abitazioni. La scadenza è per venerdì 24 gennaio.

Aumenti su autostrade, benzina e sigarette

 Molti gli aumenti di prezzo dei prodotti a gennaio, dai prodotti di base alle tasse sulle case. Anche la bolletta elettrica subirà delle variazioni al rialzo. Vediamo cosa ci aspetta nei prossimi mesi. 

Aumento aliquote Tasi per le detrazioni a favore dei meno abbienti

 Il governo presenterà un emendamento al decreto sugli Enti Locali che ha l’obiettivo di proporre un aumento della Tasi al fine di utilizzare le maggiori risorse per le detrazioni a favore della fascia più debole della popolazione.

Contraria alla proposta Scelta Civica, che parla di caos sulla casa e si dimostra contraria all’aumento perché secondo loro sarebbe un modo per erogare maggiori risorse ai Comuni. Anche se l’obiettivo è l’aumento delle detrazioni per chi ha più bisogno, Scelta Civica non sembra fidarsi.

 

► Imu, Tari, Tasi, IUC 2014 chi le deve pagare e come

 

Il governo in una nota ha affermato: “In materia di Tasi-Imu il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto Enti Locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti”.

 

► Per la Tasi possibile aumento aliquota con finalità maggiori detrazioni

 

Il governo precisa che l’aumento non fa crescere la pressione fiscale ed è compreso tra lo  0,1 e lo 0,8 per mille. I Comuni hanno la possibilità di ripartire le diverse basi imponibili.

Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha affermato che nel 2014 le tasse sulla casa non saranno maggiori. Il ministro ha affermato: “Nel 2013 c’è stato un forte sgravio fiscale sulla prima casa, pari a 4,5 miliardi. La mini-Imu è stata una necessità legata alla natura di autonomia decisionale dei Comuni sulla fissazione delle aliquote ma rimane un elemento modesto. Abbiamo l’obiettivo di rendere la tassazione sulla casa veramente di natura federale, evitando di agire come quest’anno con una imposta decisa al centro ma gestita in periferia”.

Imu, Tari, Tasi, IUC 2014 chi le deve pagare e come

 Da gennaio 2014 è in vigore la nuova Iuc, sugli immobili, Imposta Unica Comunale, contenente Imu, Tasi e Tari e che si basa su due presupposti: la proprietà di immobili per cui andrà pagata l’Imu, eccetto le abitazioni principali; e sull’utilizzo di servizi comunali a cui sono legati un tributo per i servizi indivisibili (Tasu), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti (Tari), che dovrà essere versata da chi occupa, a qualsiasi titolo, l’immobile in questione. L’aliquota massimadi Imu e Tasi non dovrà superare il 10,6%.

Per la Tasi possibile aumento aliquota con finalità maggiori detrazioni

 Il governo ha intenzione di modificare le norme per il pagamento della Tasi, cioè la tassa sui servizi indivisibili. Lo conferma il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che ha parlato della possibilità dei Comuni di aumentare l’aliquota di base della Tasi per incrementare i fondi a disposizione da destinare in maniera prioritaria alla crescita delle detrazioni. L’obiettivo è quello di alleggerire la pressione fiscale a carico della fascia più debole.
Il sottosegretario ha detto che domani ci saranno alcuni incontri all’interno del governo e della maggioranza che lo sostiene volti a definire le modalità con cui inserire le modifiche alle norme decise nella Legge di Stabilità. Pier Paolo Baretta ha affermato che “è possibile intraprendere la via del decreto, ma anche quella dell’emendamento. La seconda è la via più breve”.
Gli incontri di domani dovranno decidere anche sul possibile rinvio del pagamento della prima rata della Tasi. La scadenza di questa prima rata è prevista per il 16 gennaio, ma potrebbe slittare al 24 insieme al pagamento della Mini Imu.
Il sottosegretario Baretta si dichiara favorevole al rinvio e ha sottolineato che non ci dovrebbero essere obiezioni all’interno del governo e della maggioranza.
Decisioni, quindi, da prendere soprattutto sulla data del pagamento della Tasi e anche sull’aliquota di base, che potrebbe passare dal 2,5 per mille  al 3 per mille. Un aumento che sarebbe volti ad aumentare le detrazioni per le fasce più deboli. Sulla questione della Mini Imu, Baretta esclude il rimborso da parte dello Stato e ha affermato che per cancellare la rata i Comuni devono rinunciare a riscuoterla.