Le proteste contro il Jobs Act

I sindacati non ci stanno, e protestano in maniera veemente contro il Jobs Act. Proteste pesanti, che criticano quella che Renzi ha chiamato una “rivoluzione copernicana” e che partono dall’assunto che l’attuale Premier ha cancellato il lavoro a tempo indeterminato generalizzando la precarizzazione.

Le novità del Jobs Act

Per quanto concerne il Jobs Act, girano insistentemente alcune indiscrezioni riguardanti le bozze di decreto attuativo. Le indiscrezioni riguardano in particolar modo l’articolo 18 e il tema dei licenziamenti.

Articolo 18, Renzi rassicura gli imprenditori

Matteo Renzi ha presentato all’Assemblea generale dei presidenti di Confindustria, la Copres, il Jobs Act. Il Premier ha inviato un preciso monito agli imprenditori: investire, perché l’articolo 18 non rappresenta più un problema.

Il Jobs Act cambierà il Paese?

Il Governo sta preparando da tempo la strada per alcune riforme strutturali, in grado di risollevare l’Italia e traghettarla fuori dal lungo periodo di crisi che affligge le sorti del nostro Paese ormai da moltissimi anni.

Il Jobs Act riceverà la fiducia?

Il Governo voterà la fiducia per la riforma sul lavoro? Il Jobs Act è atteso al passaggio del voto alla camera e il Ministro Giuliano Poletti ha le idee chiare.

Fiom contro il Jobs Act: organizzato uno sciopero di otto ore

Sarà un novembre di protesta per Fiom, che continua a portare avanti la sua battaglia contro il Jobs Act. Per contrastare la riforma sul lavoro del Governo Renzi il sindacato manifesterà l’8 novembre per 8 ore. Inoltre, sono state indette due manifestazioni a Milano il 14 novembre e una a Napoli il 21 novembre.

Il Fondo monetario internazionale promuove il Jobs Act

Il Fmi promuove il Jobs Act italiano. Olivier Blanchard, capo economista, ha dichiarato di apprezzare lo spirito che si cela dietro la riforma del lavoro promossa da Matteo Renzi nel nostro Paese, aggiungendo che la dualità nel mercato costituisce un problema suddividendo i cittadini in due classi. Una situazione che non desidera nessuno. Per Blanchard, l’unica via percorribile è quella del ‘contratto unico’.

Sindacati e governo verso l’intesa per il Jobs Act

A partire dalla prossima settimana, il Premier Matteo Renzi si dice disposto a “Riaprire la sala verde” (quella destinata alla concertazione) per gli incontri con Cgil, Cisl e Uil in merito alla riforma con la quale il suo governo si gioca gran parte del futuro: il Jobs Act.

Dl Lavoro, le proroghe per i contratti a termine scendono da 8 a 5

 Il Dl Lavoro è stato discusso oggi alla Camera e sono stati approvati diversi emendamenti al testo originale del decreto che hanno creato non poche polemiche in aula, in modo particolare l’emendamento proposto da Maria Luisa Gnecchi (PD) che prevede l’abbassamento del numero di proroghe per i contratti a termine da 8 a 5, pur rimanendo stabile il limite massimo dei 36 mesi.

Jobs Act, priorità a contratti e apprendistato, poi gli ammortizzatori

 Il tanto declamato Jobs Act inizia a prendere forma con l’approvazione da parte del Governo Renzi ha approvato un disegno di legge delega attraverso cui verrà smantellata la riforma Fornero dopo soli 27 mesi di vita.

Tre le colonne portanti di questo nuova riforma: i contratti, l’apprendistato e gli ammortizzatori sociali. Per i primi due saranno presi provvedimenti nell’immediato attraverso un apposito decreto legge già approvato, mentre per gli ammortizzatori sociali ci vorrà più tempo, dato che l’iter legislativo sarà più lungo.