Non tutti sono risultati d’accordo con le scelte operate dal Governo in fatto di IMU. Non lo è, ad esempio, l’unione degli industriali italiani che avrebbe preferito maggiori interventi sul fronte del lavoro. In una audizione al cospetto delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera il presidente del Comitato tecnico fisco della Confindustria, Andrea Bolla, ha infatti spiegato che una priorità del paese sarebbe stata quella di una riduzione del carico fiscale e contributivo a cui sono soggette le aziende e le imprese italiane.
Lavoro
Disoccupazione stabile a luglio 2013 ma sale quella giovanile
I dati Istat sulla disoccupazione italiana a luglio 2013
L’ Istituto nazionale di Statistica – ISTAT – ha recentemente pubblicato i dati relativi all’ andamento del tasso di disoccupazione italiano per il mese di luglio 2013. Nel settimo mese dell’ anno il numero degli italiani senza occupazione è rimasto stabile al 12%, ma sono aumentati, invece, i giovani senza lavoro, che hanno raggiunto quota 39,5%.
Più donne manager per la Banca Centrale Europea
Joerg Asmussen, uno dei membri del Direttorio della Banca Centrale Europea –BCE – ha recentemente annunciato che è intenzione dell’ Eurotower aumentare la percentuale delle donne inserite all’ interno dell’ organico dell’ istituto in posizioni di alto livello. L’ istituto di Francoforte guidato da Mario Draghi vorrebbe infatti portare la percentuale delle quote rose della Banca Centrale Europea almeno al 35%, assegnando posizioni da manager almeno di medio livello.
Il disagio occupazionale in Italia tocca 9 milioni di persone
Sono più di 9 milioni le persone che in Italia “soffrono” per problemi legati al lavoro. Lo rileva, infatti, una indagine recentemente compiuta da una delle associazioni aderenti alla Cgil. Nel primo trimestre del 2013, cioè, il numero degli italiani in qualche modo colpiti dal problema del disagio occupazionale è arrivato a superare i 9 milioni. Tra questi sono comprese diverse tipologie di lavoratori:
Pochissimi manager sotto i 30 anni in Italia
Una recente indagine compiuta da Unioncamere sulla base di dati forniti dall’ Istat conferma che l’ Italia, dal punto di vista lavorativo, non è Paese che premia e promuove la giovane età. Lo studio ha infatti dimostrato che nel 2012 i manager italiani con un’ età inferiore ai 30 anni costituivano soltanto il 2,3% del totale, per di più in leggera flessione rispetto ai dati del 2009, quando la percentuale raggiungeva il 2,5%.
Le regioni italiane con il più alto numero di fallimenti
Sono sempre più numerose le aziende italiane costrette alla chiusura a causa della crisi. Dai primi mesi dell’anno, infatti, il numero dei fallimenti o dei concordati preventivi che è stato possibile rilevare nei tribunali di tutta la penisola sono sempre andati aumentando. Anche nel corso del periodo estivo il fenomeno non ha subito una flessione.

