Le industrie manifatturiere tornano ad assumere a novembre 2013

 Nel mese di novembre 2013 sono arrivati per l’industria italiana i primi segnali concreti di ripresa, anche se la situazione necessita di essere affrontata e descritta ancora con molta cautela. Nel corso del mese che si è appena concluso, dunque, i valori dell’Indice Pmi manifatturiero sono tornati ad aumentare, passando da un livello di 50,7 punti ad un livello di 51,4 punti. 

La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE

 E’ ottimista la Banca Centrale Europea – BCE – in merito alle prospettive di miglioramento del mercato del lavoro europeo. Secondo le ultime stime, infatti, l’Istituto di Francoforte prevede un calo del tasso di disoccupazione europeo al 12,1 per cento per il 2013 e il 2014.

La crisi ha tagliato oltre 1 milione di posti di lavoro dal 2007

 Dopo i dati forniti dall’Istat, l’Istituto di Statistica, in merito al mese di settembre 2013, arrivano sull’occupazione italiana anche i dati del Ministero del Lavoro. In un post pubblicato in precedenza abbiamo infatti visto che nel nono mese dell’anno sia il tasso di disoccupazione italiano, sia quello della disoccupazione giovanile hanno raggiunto livelli record.

Un terzo delle start-up italiane è in mano agli under 35

 L’Italia ha un alto tasso di disoccupazione, all’interno del quale da tempo spicca la percentuale di coloro che hanno una giovane età e sono senza lavoro. Ma il panorama dei giovani italiani è molto più variegato. Da una recente indagine risulta infatti che un terzo delle nuove realtà imprenditoriali italiane è proprio in mano a giovani con una età inferiore ai 35 anni. 

Il mercato del lavoro italiano sta cambiando volto secondo Coldiretti

 Cambia il mercato del lavoro italiano e cambiano le professioni che gli italiani si predispongono a svolgere. Dall’ultimo rapporto stilato sull’argomento da Coldiretti, la situazione del nostro paese dal punto di vista professione è in costante cambiamento e gli attuali orientamenti che si riscontrano nelle generazioni più giovani potrebbero portare ad una modifica radicale dei profili professionali più diffusi in Italia.