Le conseguenze del vertice Opec per la Russia

La mancata diminuzione dei livelli di produzione giunta al termine della riunione dell’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) a Vienna ha aggiunto pressioni ribassiste alle quotazioni del petrolio, già gravemente penalizzate durante gli ultimi mesi a causa del forte apprezzamento del dollaro statunitense e dell’eccessivo squilibrio che si è venuto a formare tra domanda e offerta a seguito dello sviluppo dello della nuova tecnologia di estrazione statunitense, lo Shale Oil.

Domani il vertice OPEC

Mancano poco meno di ventiquattro ore all’attesissima riunione dei vertici dell’OPEC a Vienna, in programma per domani sul suolo austriaco.

Opec alza stime domanda mondiale petrolio

 E’ stato pubblicato questa mattina il report mensile dell’Opec -Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio- nel quale si legge che per l’anno in corso la domanda di petrolio potrebbe essere superiore a quanto stimato. La domanda di greggio nel 2013 è stata portata dai 760 agli 840 mila barili giornalieri.

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Già per il quarto trimestre del 2012 il cartello dei paesi esportatori di petrolio aveva alzato le stime di 45 mila barili al giorno fino a portarla a 0,8 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. A dare questa iniziale spinta alla domanda globale di petrolio sono state, da un lato, i segnali di ripresa dell’economia e, dall’altro, il clima più freddo previsto per l’inizio del 2013.

Le nuove revisioni al rialzo, invece, che sono state quantificate in circa 80 mila barili al giorno, sono da attribuirsi ad una maggiore richiesta di greggio proveniente dalla Cina.

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Ma, a questa revisione al rialzo delle stime della domanda di petrolio, non corrisponde una crescita dell’economia mondiale che, anzi, è stata rivista al ribasso. La crescita stimata dall’Opec si attesta al 3% nel 2012 e al 3,2% nel 2013.