Cosa controllare prima di fare un acquisto online

 Il mondo del commercio via internet riserva sicuramente tanti vantaggi per i consumatori, perché fa risparmiare tempo e denaro e nella maggior parte dei casi mette a disposizione un’offerta più ampia e differenziata di quella che si potrebbe avere recandosi in uno shop tradizionale. 

Il nuovo spesometro considera spese e reddito

 Da oggi entra in vigore un nuovo strumento più affinato per combattere l’evasione fiscale che considera le spese delle persone e i redditi. Lo strumento è il nuovo spesometro che è stato proposto dall’Agenzia delle entrate per tracciare il profilo fiscale dei contribuenti italiani. Vediamo come funziona.

Il controllo con il nuovo strumento concerne gli acquisti effettuati lo scorso anno e considera le spese pari o superiori a 3 mila 600 euro. Gli ambiti di acquisti considerati sono le automobili, i gioielli, l’abbigliamento, gli accessori di lusso e i viaggi. I settori quindi che riguardano le spese non proprio fondamentali. Lo spesometro fa un incrocio tra le spese effettuate e il reddito percepito e traccia un profilo del contribuente. Se lo stesso profilo non è congruente, la persona dovrà spiegare al fisco il motivo di questa differenza. In questo modo, se una persona spende più di quanto guadagna e questo può essere dimostrato dagli acquisti, dovrà dimostrare che ha avuto altre fonti lecite su cui si è basato, altrimenti si potrà parlare di evasione fiscale. L’incongruenza tra spese e reddito apre quindi una pratica di approfondimento dell’Agenzie delle entrate sul contribuente che riguarderà delle verifiche.

 

Spesometro 2014, le nuove scadenze

 

I commercianti e gli operatori finanziari di carte di  credito e bancomat sono tenuti a comunicare le vendite entro il 22 e 30 aprile. Gli operatori e i centri di assistenza sono chiamati a fare gli straordinari dopo il ponte pasquale per rispettare i tempi di legge in quanto non sono state date proroghe. C’era stata una protesta in questo senso per l’invio, ma la posizione non è cambiate e le date non sono state cambiate.

Obama elogia l’Italia ma chiede di più sulle spese militari

 Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto durante la sua visita di due giorni in Italia di avere  fiducia nelle riforme promesse del premier Matteo Renzi e ha elogiato il miglioramento della situazione economica nell’Unione europea. Parlando alla conferenza stampa congiunta dopo l’incontro con Renzi a Roma, Obama si è detto favorevolmente impressionato dall’energia del Presidente del Consiglio Renzi.

Il premier italiano ha presentato l’ambizioso piano di riforme strutturali del governo,  dalle misure fiscali alle politiche del lavoro e al rinnovamento politico per rilanciare l’economia del Paese che viene dalla recessione.
Obama ha elogiato il miglioramento della salute economica dell’Europa e ha affermato che un anno e mezzo fa gli Stati Uniti erano molto preoccupati per la zona euro.

 

Obama parla di possibili nuove sanzioni alla Russia, ma si cerca il dialogo

 

Obama ha anche detto che il dibattito in Europa tra crescita e austerità è sterile perché se è vero che le finanze pubbliche devono essere in ordine, più si cresce più le finanze pubbliche sono in ordine.

Il Presidente degli Stati Uniti ha però avvertito l’Unione europea sugli eccessivi tagli per la difesa, dicendo che il divario tra la spesa degli Stati Uniti e quella degi alleati della Nato è diventata troppo importante. Obama ha osservato che gli Stati Uniti spendono il 3 per cento del Pil per la difesa, mentre l’Europa spende solo l’1 per cento.
Alcuni giorni fa, Renzi aveva parlato della possibilità di tagliare le spese per la difesa, compreso il budget di 11,8 miliardi di euro assegnato per il programma F-35, a partire dal 2015.

La visita di Obama si può spiegare in questo senso? per Beppe Grillo il motivo per cui il Presidente degli Stati Uniti è venuto in Italia è proprio per gli F-35.

Con l’euro la vita costa il doppio?

 La diffusa sensazione che  l’euro abbia comportato quasi il raddoppio dei prezzi, non è tanto lontano dalla realtà dei fatti. Lo certifica uno studio elaborato dal Comitato contro le Speculazioni e per il Risparmio (CASPER) in cui sono riunite le associazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori. Secondo questa ricerca, infatti, dalla data di entrata in circolazione dell’euro, gli aumenti medi dei prezzi sono stati del 53,7% ed hanno ridotto il potere d’ acquisto delle famiglie di quasi il 40% (39,7%).

Benché la percentuale di perdita sia in parte imputabile anche agli effetti della crisi economica, resta il fatto che -nel dettaglio- una famiglia media composta da 4 persone, a livello di consumi inalterati, nel periodo di riferimento ha “perso” in totale 10.850 euro.

 

Draghi, Bce, vuole diminuire la forza dell’euro

 

Secondo la ricerca del CASPER, uno degli esempi più eclatanti di aumento riguarda il cono gelato, il cui prezzo medio, tradotto in euro, è salito da 0,77 centesimi a 2 euro, con un incremento del 159,7%. Anche il tramezzino da bar, partendo da 0,77 centesimi, è arrivato a 2,3 euro, segnando un crescita di costo pari al 192,2%.

La classica penna biro, il cui prezzo si aggira oggi attorno a 0,80 centesimi, nel dicembre 2001 veniva a costare 0,26 centesimi:in questo caso l’incremento percentuale è stato del 207,7%.

Nella top ten dei beni e servizi che hanno subìto quasi il raddoppio dei prezzi le Associazioni segnalano i blue jeans, la giocata minima del Lotto, i pomodori pelati,i biscotti, i biglietti dei trasporti urbani, e la pizza Margherita la cui quotazione media è cresciuta da 3,36 a 6,50 euro, con un incremento di 93 punti percentuali.

Alla Russia la Crimea costa molto a livello economico

 I legislatori russi stanno preparando un trattato per ratificare questa settimana l’annessione della Crimea, salutando come una vittoria il ritorno della penisola alla Russia che potrebbe però richiedere miliardi di dollari in una condizione non facile per l’economia nazionale.

Il Parlamento prevede di completare tutte le procedure legali per accettare la regione separatista questa settimana. Il presidente Vladimir Putin, nonostante le deboli prospettive economiche e le previsioni di aumento dei deflussi di capitale, sta sfidando le minacce occidentali di sanzioni e sta andando avanti con il piano di annessione della Crimea. Putin ha accusato l’occidente di costringendolo in un angolo.

 

Le possibili sanzioni alla Russia e le energie rinnovabili

 

Secondo il Ministero dell’Economia della Russia, la Crimea avrà bisogno di miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture. Le imprese russe stanno mostrando interesse a investire in Crimea dopo che la regione si è staccata dall’Ucraina e la spesa per la Russia probabilmente raggiungerà i 5 miliardi di dollari, di cui circa 2,8 miliardi di dollari per le infrastrutture di trasporto e 1 miliardo di dollari per la ricostruzione delle strutture ricreative.

I disavanzi fiscali della Crimea e della sua città portuale di Sebastopoli sono stimati in circa 1,5 miliardi di dollari per quest’anno e saranno coperti integralmente dal bilancio della Russia.

Conti correnti senza spese, le migliori proposte

 Si tratta di conti che danno la possibilità di effettuare operazioni bancarie gratis, che non hanno spese di apertura, gestione e chiusura. In alcuni casi ci sono Istituti che non prevedono neanche il pagamento dell’imposta di bollo, purchè vengano rispettate determinate condizioni a livello di saldo minimo o accrediti minimi ricorrenti.

Single, niente amore e troppe spese

 Nel giorno di San Faustino, la Coldiretti ha voluto fare i conti in tasca a tutti coloro di cui questo santo è il Patrono, ovvero i single, e ha scoperto che la loro situazione non è critica solo a livello sentimentale, ma anche a livello economico: ogni mese spendono il 66% in più rispetto alle famiglie con due o più componenti per il cibo, la casa, le utenze e i trasporti.

Il conto in banca ha più spese e meno rendimento

 Spiacevole sorpresa: negli ultimi dodici mesi il costo complessivo dell’estratto conto bancario è aumentato del 5%, pari a quattro volte il tasso d’inflazione, passando da 217,2 a 228,28 euro (si aggirava sui 159 euro tre anni fa).

Il dato proviene da una simulazione effettuata dall’Università Bocconi su un campione statisticamente rappresentativo di dieci banche italiane. le spese riguardano bonifici, prelievi su altre banche ecc.

 

Le caratteristiche del fido in conto corrente proposto da IWBank

 

Secondo l’indagine, gli aumenti sono dovuti in maniera preponderante alle spese per commissioni, levitate mediamente del 20%.

Ad esempio: saldare allo sportello la bolletta di un’utenza costa in media 3 euro,contro i 2,5 del 2012 (+20%); prelevare contanti allo sportello anziché al bancomat costa 2 euro (+ 33%); l’elenco dei movimenti di conto passa da 50 centesimi a un euro.

Più onerose anche le spese per i bonifici: 4 euro per un bonifico banca su banca (+ 14%), 4,5 euro per un bonifico su altra banca (+ 12,5%). Rimane stabile, a quota media di 75 centesimi, il costo di un bonifico online (che comunque qualche anno fa era gratuito o a 30 centesimi), così come invariato rimane l’euro e mezzo di commissione per il saldo della rata di mutuo e gratuito il pagamento delle tasse con il modello F24.

Una delle operazioni più diffuse, il prelievo al bancomat su banche diverse dalla propria, che era fermo a 2 euro, transita a 2,10: +5%.
In questo quadro, il divario dei tassi si è allargato ancora: nel 2013 il tasso attivo di un conto ordinario è sceso in media allo 0,01%, contro lo 0,02% del dicembre 2012. Mentre quello passivo è balzato al 20%, due punti in più a confronto con l’anno precedente.