La convenienza e la sicurezza dei conti correnti online

 I conti correnti online sono ormai diffusi anche in Italia e promettono poche o zero spese, sicurezza e velocità delle operazioni. Ma è veramente così? I conti correnti online sono più convenienti di quelli tradizionali? Proviamo a valutare alcune elementi.
Gli italiani sono di base tradizionalisti quando si parla di soldi e gestione online come dimostrano i dati. In Europa siamo tra gli ultimi in quanto a utilizzo di carte bancomat e di credito, mentre spopolano quelle di debito perché considerate più sicure. Negli ultimi anni, però, lo sviluppo tecnologico è inarrestabile e se a questo si unisce la crisi economica, molto pesante nel nostro Paese, ecco che la situazione cambia. I conti correnti online sono aumentati e gli italiani sembrano avere accettato il nuovo modo di gestire i propri soldi.
I conti correnti online sono veramente convenienti rispetto a quelli tradizionali, come dicono tutte le pubblicità sugli stessi. Bisogna fare però attenzione ad alcuni aspetti. Primo fra tutti, l’utilizzo che si fa del conto corrente. Ogni conto corrente, compresi quelli online, prevede un regolamento specifico. Quindi, in base al numero di operazioni che solitamente si fanno, il conto corrente online può essere o non essere conveniente. Anche le tipologie di transazioni che si fanno con più frequenza è un elemento da considerare.
I conti correnti online offrono spesso servizi gratuiti, mentre quelli allo sportello hanno un costo. La convenienza sta quindi nel fare tutto online. Se si è invece abituati a fare operazioni allo sportello, la convenienza viene meno.
Bisogna fare attenzione anche a quale conto online si sceglie, visto che non sono tutti uguali. Anche qui, la convenienza dipende dall’utilizzo che se ne fa. C’è un aspetto soggettivo che riguarda l’utilizzo o meno di carta di credito, di libretto di assegni, dell’accredito dello stipendio ecc.
In molti non si sentono poi sicuri del conto online nonostante ne riconoscano la convenienza. La paura di frodi online è presente, ma bisogna anche fidarsi del fatto che gli istituti bancari lavorano per sviluppare sistemi di sicurezza basati su password sicure e crittografia sempre più inaccessibile per gli hacker. Gli utenti devono comunque stare sempre attenti e utilizzare un firewall e un buon antivirus e anti spyware.

Per gli italiani un Natale a casa più per crisi che per tradizione

 Lo studio del Centro studi del Touring Club mostra italiani meno propensi a viaggiare per queste feste di Natale, e chi lo fa rimane all’interno dei confini. Quelli che andranno all’estero sono solo il 25%.
Gli italiani che rimarranno a casa sono il 40%. Niente vacanze, quindi, per 4 italiani su dieci per effetto soprattutto della crisi economica che si traduce in spese da pagare, conti da tenere in ordine e preoccupazioni per il futuro.
Il 72% degli italiani che andranno in vacanza ha dichiarato che spenderà meno di mille euro, mentre un italiano su tre spenderà meno di 500 euro. Quelli che spenderanno più di 1.500 euro sono una minoranza quantificabile con il 14%. Tra le mete italiane preferite ci sono il Trentino, la Lombardia e il Veneto, quindi soprattutto posti di montagna.
L’aspetto economico è quindi molto importante per le vacanze di quest’anno sia per la scelta del posto sia per il tipo di soggiorno. Rispetto allo scorso anno, la maggioranza degli italiani che andranno in vacanza per le feste di Natale ha dichiarato che spenderà la stessa cifra. Questi sono il 64%, mentre il 21% ha dichiarato che spenderà meno e il 15% che spenderà di più.
Tra gli elementi che influenzano la scelta della vacanza ci sono la bellezza dei posti con il 76%, l’aspetto culturale con il 27% e i servizi sportivi con il 26%. Anche l’interesse enogastronomico e quello delle attività e degli eventi sono tenuti in considerazione anche se con minore attenzione.
Tra le strutture scelte, gli hotel sono sempre i primi con il 40%. La crisi economica di questi periodo ha fatto aumentare l’alternativa della casa di amici. Gli alloggi non alberghieri sono invece preferiti dal 24% degli italiani che vanno in affitto, in Bed and Breakfast e in campeggi.
Per quanto concerne i mezzi, quelli che per le vacanze rimarranno in Italia scelgono soprattutto l’auto. Questi sono l’80% mentre il treno è preferito dall’11% degli italiani. Per chi andrà all’estero, l’areo è il mezzo preferito con il 64% degli italiani che hanno dichiarato di utilizzare questo mezzo di trasporto per andare in vacanza.
I viaggi sono sempre più organizzati su internet con il 34% degli italiani che vi fa riferimento. I social network non sono invece utilizzati per le vacanze, visto che solo l’1% ha dichiarato di considerarli.

Isee, tutte le ultime novità

 Il nuovo indicatore sul reddito “consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno”. I dati fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione. Il premier, Letta ha detto che il Consiglio dei ministri ha “completato e firmato il percorso per il nuovo Isee. Si tratta di una notizia importante e per il cambiamento che interviene in modo significativo in favore delle famiglie e dei disabili”.

Le pensioni assorbono più del 60% della spesa sociale italiana

 Sono le pensioni italiane ad impegnare più del 61 per cento della spesa pubblica italiana destinata al sociale. Stiamo parlando, quindi, del nostro welfare, di quei soldi di fonte statale che finiscono in siti e progetti sociali di diverso genere. Ma in Italia, come è noto, la previdenza ha un profilo piuttosto ingombrante.

Abitazioni, come aumentare l’efficienza energetica

 Il risparmio va di pari passo con l’eliminazione degli sprechi. La casa, valutata nell’insieme delle attività rivolte al suo uso e conservazione, è da sempre stata una delle principali voci di spesa delle famiglie italiane. Se si adoperano dalle accortezze, strutturali e di comportamentali, è possibile iniziare a risparmiare. Anzitutto iniziando ad incrementare l’efficienza energetica della propria abitazione.

La spending review inizierà già dal 2014 secondo Carlo Cottarelli

 Non perde tempo il nuovo Commissario per la Spending Review Carlo Cottarelli, fresco di nomina in Italia dopo i numerosi anni passati presso il Fondo Monetario Internazionale. Per Cottarelli, infatti, contrariamente a quanto emerso nei giorni scorsi, già nel 2014 ci sono possibilità per ridurre le spese pubbliche. 

Il debito pubblico italiano sale a 2.068 miliardi di euro a settembre 2013

 Anche se l’Italia, a detta delle Istituzioni europee e della stessa Banca d’Italia, che ha recentemente pubblicato il rapporto sulla stabilità finanziaria del nostro Paese, è una nazione che oggi appare molto più solida sotto il profilo dei conti pubblici e del contenimento di bilancio, il debito pubblico italiano continua ad aumentare. 

Le spese degli italiani sono diminuite di 61 euro al mese tra il 2007 e il 2012

 Arrivano i dati dell’Istat sulla spesa delle famiglie italiane nel corso del 2012. I dati sono stati poi subito rielaborati attraverso un indagine compiuta da Adnkronos e quello che segue ne è il sintetico risultato. Nel corso del 2012, in generale, la spesa delle famiglie italiane è stata più contenuta rispetto a quella degli anni precedenti.

Condominio – Cosa fare in caso di revoca di incarico condominiale

 Nella normale amministrazione di un condominio i proprietari di casa possono a volte trovarsi alle prese con alcune situazioni che esulano dal normale decorso delle procedure. Può ad esempio capitare che in sede di approvazione del bilancio condominiale, operazione che in genere avviene  a fine anno, la rendicontazione delle spese proposta dall’amministratore di condominio non trovi l’approvazione dei condomini stessi, a causa dell’inserimento, all’interno delle voci di spesa, di costi e di fatture relative a consulenze di cui non si è beneficiato.

Negli Stati Uniti scatta lo shutdown e i servizi vengono ridotti

 Come previsto e annunciato, negli Stati Uniti, a partire dalla mezzanotte di ieri è scattato il cosiddetto shutdown, che ha imposto un regime ridotto al funzionamento della imponente macchina statale americana. A partire da oggi, quindi, tutti i servizi americani qualificati come non essenziali, che venivano alimentati dalle spese federali, saranno cancellati o ridotti ai minimi termini.