Le pensioni assorbono più del 60% della spesa sociale italiana

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 Sono le pensioni italiane ad impegnare più del 61 per cento della spesa pubblica italiana destinata al sociale. Stiamo parlando, quindi, del nostro welfare, di quei soldi di fonte statale che finiscono in siti e progetti sociali di diverso genere. Ma in Italia, come è noto, la previdenza ha un profilo piuttosto ingombrante.

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Secondo i dati Eurostat del 2011, l’Italia spende in pensioni il 61,3% del proprio budget destinato al welfare. Da questo punto di vista, almeno, si tratta di un primato anche europeo. In Italia, infatti, la spesa sociale del 2011 è stata pari, in relazione al PIL, al 29,7 per cento, mentre la media europea si situa un po’ più in basso, verso il 29,1 per cento.

Le pensioni italiane non assicurano un futuro tranquillo a molte persone

In Europa, tuttavia, esistono anche grandi virtuosi, ovvero Paesi in cui la spesa del welfare supera addirittura la media europea. Tra questi vi sono, ad esempio, Francia, Olanda, Belgio e Finlandia.

Il problema italiano in questo campo, quindi, è il modo in cui vengono spese e distribuite le risorse. Sono meno infatti, tolte le pensioni, i fondi destinati a esclusione sociale, case popolari, aiuti alle famiglie e ai bambini in difficoltà.

E quindi ecco un altro dato. Per problematiche come l’esclusione sociale o il diritto alla casa, nel nostro Paese si spende circa lo 0,3 per cento della spesa sociale. Le medie europee in questo campo, invece, sono decisamente più alte e possono arrivare anche a coprire il 6,6 per cento del totale, come nel Regno Unito o l’8,4 per cento come in Olanda.

 

 

 

 

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