Gli stipendi non aumentano ad agosto ma nel 2013 crescono più dell’inflazione

 L’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT – ha indagato l’andamento degli stipendi dei lavoratori italiani nel corso del mese di agosto 2013. Nell’ottavo mese dell’anno le retribuzioni degli italiani non sono aumentate, in realtà, ma sono rimaste ferme ai livelli precedenti, conservando, a livello di tariffe contrattuali orarie, gli stessi valori del mese di luglio

Comuni in difficoltà a pagare gli stipendi senza il saldo dell’IMU

 E’ stato il sindaco di Torino Piero Fassino, in qualità di presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, a dare oggi l’allarme nel corso di una audizione alla Camera sul tema del decreto legge IMU. Se infatti entro pochi giorni non arriveranno nelle casse delle amministrazioni locali gli emolumenti previsti e promessi in relazione alla prima rata dell’IMU, gli enti locali avranno serie difficoltà a pagare gli stipendi dei loro dipendenti.

Aumentano gli stipendi a luglio 2013

 Il mercato del lavoro appare particolarmente sofferente a causa del disagio occupazionale che negli ultimi sei mesi dell’ anno ha investito un numero sempre più alto di lavoratori, ma dal mercato del lavoro arriva almeno una notizia positiva per il mese di luglio 2013 da poco trascorso.

Gli effetti del blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici

 All’ incirca una settimana fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento che, sulla base di nuovi tagli alla spesa pubblica, impone il blocco degli stipendi di tutti i dipendenti statali per i prossimi anni, fino a tutto il 2014. Per questi lavoratori, quindi, non ci saranno né rinnovi contrattuali, né scatti di anzianità a breve.

Stipendi statali bloccati fino alla fine del 2014

 Gli stipendi dei lavoratori del pubblico impiego non subiranno rinnovi contrattuali fino alla fine del prossimo anno. Il Consiglio dei Ministri ha infatti deciso che le retribuzioni dei lavoratori della Scuola, della Difesa e della Sanità rimarranno bloccate fino a dicembre 2014. Possibili rinnovi dei contratti, dunque, solo nel 2015.