USA in recessione. Uno scenario possibile?
Negli Stati Uniti sembra più vicina l’ipotesi default anche se le borse e le agenzie di rating si dimostrano fiduciose all’indirizzo del Presidente Obama.
Negli Stati Uniti sembra più vicina l’ipotesi default anche se le borse e le agenzie di rating si dimostrano fiduciose all’indirizzo del Presidente Obama.
Il tempo corre veloce e l’amministrazione Usa ha sempre più fretta di giungere ad un accordo per evitare il Fiscal Cliff. L’appuntamento è per questa sera alle 21, ora italiana, quando Obama riunirà, insieme al suo vice Joe Biden, i leader democratici e repubblicani.
La crisi mondiale ha cambiato il Natale di tutto il mondo. Non sono stati solo gli italiani a dover tirare la cinghia, i consumi sono diminuiti in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, dove il clima di incertezza ha fatto abbassare le vendite di tutti i prodotti.
Toyota pagherà una multa molto salata, ma continua a detenere il primato di vendita e si appresta a raggiungere altri record nel prossimo anno.
Il tetto massimo del debito americano sarà raggiunto prima del previsto. Obama accorcia le sue vacanze e torna a Washington per cercare un accordo per evitare il Fiscal Cliff e il default della sua nazione.
Il mercato americano è ossessionato dalla registrazione del marchio Gangram Style i cui diritti sono nelle mani di un rapper sudcoreano. Dov’è la soluzione?
Obama punta al mini accordo con i repubblicani sul fiscal cliff, ma deve affrontare anche le richieste relative al taglio della spesa. Come si va avanti?
Il piano di emergenza messo a punto da John Boehner non è stato accettato dai repubblicani, ma il tempo stringe e Obama chiede che si raggiunga almeno un accordo sulle questioni su cui tutti sono d’accordo.
Il 2013 è alle porte con tutto il carico di dubbi che pesa su un’economia che, anche se le prospettive ci sono, stenta a riprendersi dopo la grande crisi che abbiamo attraversato e che stiamo ancora attraversando. In vista della ripresa, dunque, come e dove è meglio investire?
Il fiscal cliff è dietro l’angolo. L’America, dicono i conti del paese, è in una fase che possiamo definire crescente ma il futuro non è solido