La PBoC, Banca centrale cinese, ha deciso di svalutare lo yuan dello 0,16% nei confronti del dollaro. Il cambio tra il biglietto verde e la valuta di Pechino è dunque passato da 6,5688 di ieri a 6,5793.

La PBoC, Banca centrale cinese, ha deciso di svalutare lo yuan dello 0,16% nei confronti del dollaro. Il cambio tra il biglietto verde e la valuta di Pechino è dunque passato da 6,5688 di ieri a 6,5793.

Il FMI ha deciso di includere lo yuan, la moneta cinese, nel suo paniere delle valute di riserva (SDR, Special Drawing Right). In questo momento del paniere fanno parte il dollaro statunitense, l’euro, la sterlina e lo yen giapponese.
Il Fondo monetario internazionale lascia presagire che lo yuan non entrerà a fare parte del paniere di valute di riserva del fondo stesso per più di un anno.
Da poco più di tre giorni le tradizionali “blue chips” (ovvero le aziende a grande capitalizzazione) hanno ceduto il passo a un’altra categoria, le “red chips”, le aziende maggiormente esposte alla Cina.
Terzo giorno di deprezzamento consecutivo per lo yuan. La Banca centrale cinese ha scelto di svalutare la moneta di un ulteriore un percento in confronto al dollaro.
Le borse europee avviano la seduta odierna manifestando un calo coerente con quello dei mercati asiatici e Usa, con l’azionario in sofferenza a seguito dell’ulteriore svalutazione dello yuan che impatta sui produttori automobilistici tedeschi e sui titoli europei del comparto lusso, dal momento che la Cina rappresenta un mercato chiave per l’export della zona euro.
La Cina prova a contrastare il rallentamento economico del Paese con l’obiettivo di far ripartire la crescita ed evitare nuove cadute vertiginose in Borsa come quella che ha fatto perdere terreno al listino di Shanghai: il 30% della sua capitalizzazione rispetto ai picchi raggiunti a metà giugno è andato perduto.
Come cambiano le quotazioni della moneta cinese e di quella australiana con le pubblicazioni di fine anno su credito e PMI.
Il Dipartimento del Tesoro americano invita la Cina ad apprezzare lo yuan che è sempre sotto la soglia prevista e si teme una manipolazione valutaria