Voucher lavoro, la guida – I parte

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 Cosa sono i voucher lavoro

I voucher lavoro sono degli strumenti di pagamento per il lavoro occasionale accessorio introdotti in Italia con un apposito decreto legge nel 2008.

Nello specifico, si tratta di un buono dal valore di 10.00 euro che i datori di lavoro possono acquistare anche on line dal sito dell’Inps e nel cui importo sono già comprese sia la retribuzione del lavoratore che alcuni degli oneri fiscali, previdenziali e assicurativi che il datore di lavoro deve adempire per essere in regola (Inps e Inail).

Per quale tipo di lavoro si possono usare i voucher lavoro

I voucher lavoro possono essere utilizzati solo in caso di lavoro accessorio e occasione, ovvero tutte quelle attività lavorative di natura meramente occasionale che non generano un reddito netto superiore a 5.050 € (importo lordo 6.740 €) nel corso di un anno solare per la totalità dei committenti (in caso di committente imprenditore commerciale o professionista, non si possono superare i 2.020 € netti, lordo 2.690 €, per ogni committente, sempre nel limite dei 5.050 euro totali).) per ciascun committente.

Quanto valgono i buoni lavoro?

L’importo unitario di ogni buono lavoro è di 10 euro. In questo importo sono compresi 7.50 euro che sono la retribuzione netta del lavoratore, ovvero quanto riscuoterà in contanti una volta che andrà a monetizzare i suoi buoni presso un ufficio postale), e i 2.50 euro di tasse sul lavoro a carico del datore:

  • i contributi in favore della Gestione separata INPS (13%)
  • l’assicurazione all’INAIL (7%)
  • un compenso all’INPS per la gestione del servizio.

Voucher lavoro, la guida

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