Il G20 e la questione in Ucraina

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 I leader finanziari del mondo che si sono riuniti nel G20 del Fondo monetario internazionale (Fmi) non hanno menzionato nel loro documento finale dell’incontro a Washington piani per affrontare i possibili rischi per l’economia europea della crisi in Ucraina.

I ministri delle Finanze e i banchieri centrali del Gruppo delle 20 economie più sviluppate ed emergenti tratteranno la questione Ucraina in occasione della riunione di due giorni che si svolgerà a breve. Il G20 conosce il rischio geopolitico generale che è presente in Ucraina. Un rischio che potrebbe avere effetti negativi sull’economia europea se la crisi si intensifica.

 

Mercati finanziari ancora scossi dalla crisi Ucraina

 

Il mese scorso l’Ucraina ha ottenuto un credito da 14 miliardi di dollari a 18 miliardi di dollari dal Fmi. L’economia del Paese è stata gettata nel caos dopo che le proteste di piazza a Kiev hanno portato alla caduta del presidente filo russo Viktor Yanukovich nel mese di febbraio e la Russia ha annesso la Crimea.

A livello economico e finanziario in Europa c’è preoccupazione che la tensione possa aumentare, in quanto per ora i mercati hanno scommesso sull’ipotesi che ci sarà una soluzione diplomatica. Se questa soluzione non si troverà e ci sarà un’escalation, allora si potrebbe avere un aumento del rischio che potrebbe avere dell ricadute sull’economia europea.

Il comunicato del G20 ha affrontato i problemi nei mercati emergenti, che ha preso gran parte della discussione visto che molti si trovano ad affrontare problemi che non sono causati esclusivamente dalla politica della Federal reserve (Fed). Notevole attenzione può essere prestata alla situazione in questi Paesi e alle possibili misure per superare le conseguenze negative di scelte non proprio efficaci dei governi dei Paesi emergenti.

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