Retribuzioni pubblico impiego bloccate fino al 2014

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 Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento, stilato in occasione della spending review per la Pubblica Amministrazione, che prevede il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti fino al 2014.

Solo dal 2015 i dipendenti delle pubbliche amministrazioni potranno rivedere i contratti e sperare in un miglioramento del trattamento economico.

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Il regolamento prevede che saranno estesi dal 2013 al 2014 i seguenti blocchi degli automatismi stipendiali dei dipendenti delle PA:

– i trattamenti economici individuali;

– la riduzione delle indennità corrisposte ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione dei ministri e l’individuazione del limite massimo per i trattamenti economici complessivi spettanti ai titolari di incarichi dirigenziali;

– il limite massimo e la riduzione dell’ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale;

– meccanismi di adeguamento retributivo, classi e scatti di stipendio, le progressioni di carriera comunque denominate del personale contrattualizzato e di quello in regime di diritto pubblico.

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Con questo regolamento il Governo tenta di duplicare i buoni risultati ottenuti con il blocco del turn over nella Pubblica Amministrazione, che, nel periodo 20122/2012 ha portato ad un risparmio complessivo nell’amministrazione pubblica di 6,6 miliardi al lordo dei contributi. Un risultato ottenuto grazie alla diminuzione del numero dei dipendenti (-120 mila unità, pari al -3,5%) e alla riduzione delle retribuzioni (-,6% per il 2012 e -0,7% per il 2011).

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