Aumento capitale Bankitalia, ok dalla Bce

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 La Bce ha dato il via libera al decreto legge per la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. Al governo resta da discutere un unico decreto legge per la cancellazione della seconda rata dell’Imu, per la rivalutazione delle quote di Bankitalia e per l’alienazione degli immobili pubblici. >Investire in Brasile, un’economia molto promettente
La Bce ha approvato la modifica del valore delle quote di Banca d’Italia e, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, il decreto legge, discusso ma non approvato la scorsa settimana nel Consiglio dei Ministri proprio per la mancanza dell’ approvazione della Bce, è pronto per avere il via libera dal governo. Dalle prime indiscrezioni emerge che nel decreto si concede a Bankitalia di “aumentare il proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie sino a euro [5.000.000.000 – 7.500.000.000]; a seguito dell’aumento il capitale è rappresentato da quote nominative di partecipazione di euro 20.000 ciascuna”. È inoltre previsto un limite alla distribuzione delle cedole: “Possono essere distribuiti esclusivamente dividendi annuali, a valere sugli utili netti, per un importo non superiore al 6 per cento del capitale”.

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Le partecipazioni di banche, assicurazioni, fondazioni e investitori istituzionali soci della Banca d’Italia avranno un tetto al 5% del capitale. I soci con quote in eccesso hanno 2 anni per ridurre la partecipazione. Oggi i principali soci con quote per oltre il 50% del totale Intesa Sanpaolo e Unicredit .
L’importanza della rivalutazione delle quote Bankitalia, porterà vantaggi sia alle banche che al governo, che dalle plusvalenze potrebbe incassare imposte per oltre 1 miliardo di euro.

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