L’Italia utilizza meno della media europea i fondi Ue

 I fondi dell’Unione europea per lo sviluppo regionale non sono stati utilizzati dall’Italia in maniera consistente negli ultimi anni. Il nostro Paese, non assorbe una grande quantità di fondi messi a disposizione, come afferma la Commissione europea, rimanendo sotto la media europea.

La capacità di assorbimento dei fondi europei per lo sviluppo regionale, come rilevano i dati di Bruxelles, in Italia è al 49,63%. Il periodo di riferimento è quello che va dal 2007 allo scorso anno e, come si diceva, l’Italia è sotto la media europea che è del 66,29%. Un dato quindi che mostra la scarsa capacità del nostro Paese di utilizzare i fondi dell’Ue con un livello rispetto alla media molto più basso.

 

Inflazione, in Europa è troppo bassa. Quali sono le conseguenze

 

Questo è quanto ha affermato Shirin Wheeler, il portavoce del commissario alle politiche regionali Johannes Kahn, “Ci sono stati progressi, ma resta ancora molto da fare. I rallentamenti sono provocati soprattutto da problemi nella capacità di gestione dei fondi”.

In un periodo di crisi economica che ha riguardato l’Italia in modo più pesante che altri Paese dell’Europa, la scarsa capacità di gestione del fondi europei è un limite che probabilmente dovrebbe essere affrontato velocemente dalle istituzioni politiche. In effetti, questi fondi sono fondamentali per lo sviluppo perché a livello nazionale non c’è molta disponibilità.

In alcuni casi, l’Italia è stata accusata di non avere utilizzato in maniera trasparente i fondi europei. Ora la questione riguarda proprio la capacità di chiederli e gestirli, con enti locali e società pubbliche e private che potrebbero approfittare di questa opportunità per realizzare sviluppo e miglioramento.

Fondi Comuni, la classifica Morningstar dei migliori

 Il prossimo 26 marzo a Milano verranno assegnati i Morningstar Awards, che assegneranno un premio per l’eccellenza nella gestione dei fondi. I premi vengono dati ai fondi e alle case di gestione che hanno creato valore per gli investitori, conseguendo le migliori performance giuste per il rischio, all’interno di una categoria o gruppi di categorie Morningstar, nel corso del 2013 e degli ultimi cinque anni.

Quale futuro dei fondi pensione

 Per quanto riguarda il settore della previdenza sociale, potrebbero esserci delle novità del tutto ragguardevoli per i giovani, grazie ad agevolazioni fiscali, in modo da incentivarli ad una forma di previdenza integrativa.

Quando conviene investire in fondi comuni

  Questi strumenti di investimento vengono considerati come dei mezzi di intermediazione finanziaria il cui scopo è di consegure una raccolta di liquidità da più risparmiatori, in modo tale da ottenere un gain sia per gli investitori, sia per i gestori del fondo, attraverso una gestione di una serie di portafogli.

Quali sono i Fondi Comuni più interessanti su cui investire?

  Nel momento in cui si stabilisce di fare un investimento in fondi comuni è conveniente orientarsi su quelli cosiddetti tematici: i più interessanti sono quelli che si riferiscono segmento del biotech, dell’ecologia e delle energie alternative. Vediamo la classifica

Bonus bebè, quali banche aderiscono alla campagna

  Anche per il 2014 è stato confermato il Fondo Nuovi Nati, che avvantaggia l’accesso al credito tramite il rilascio di garanzie alle banche e agli istituti finanziari. Il nuovo bonus bebè è una delle misure contenute nella Legge di Stabilità e fa sì che tutte le famiglie, senza limitazioni di reddito, possano chiedere un prestito fino a 5.000 euro da rendere in cinque anni con tassi vantaggiosi.

Come investire con piccole somme di denaro

 Investire non è solo per i ricchi. Quasi tutti possono dedicare almeno un po’ dei propri soldi agli investimenti per fare in modo che alla fine si abbiano più soldi di quelli iniziali. Si può quindi investire sia che si abbiano un migliaio di euro sia che se ne abbiano centinaia. Vediamo alcuni suggerimenti su come investire in maniera da guadagnare.

 

► Come investire in materie prime

 

Consideriamo di far crescere il denaro nel tempo prendendo qualche rischio piuttosto che solo risparmiare senza rischi in conti e conti di deposito a basso rendimento.

I presupposti iniziali sono avere un fondo di emergenza accantonato che comprende abbastanza soldi per coprire le normali spese e non utilizzare soldi a debito per evitare che le spese siano superiori o annullino i guadagni.

Mettere da parte dei soldi. Riuscire a conservare una parte della busta paga ogni mese e l’inizio per avere dei soldi da investire in futuro. Anche non moltissimi euro risparmiati dalle spesse inutili sono ottimi per essere messi da parte per gli investimenti.

Educare se stessi. Prima di investire è fondamentale capire quali opzioni di investimento si vuole scegliere e quanta competenza si ha in questo tipo di investimento. Come si leggono i bilanci? Come si analizzano i dati del mercato? Quante tasse si pagano? Quali possibili guadagni ci si può attendere?

Reinvestimento dei dividendi e acuisti diretti. Se si hanno pochi soldi da investire è meglio acquistare azioni che prevedono piani di reinvestimento dei dividendi. Si può fare in modo di non avere a che fare con i broker di evitare di pagare le commissioni comprando direttamente dalla società. Non tutte le aziende offrono questa opzione ed è bene cercare le aziende che offrono programmi di acquisto diretti.

I fondi comuni di investimento. Alcune società di fondi comuni permettono agli investitori di iniziare a investire con piccoli depositi, ma si deve accettare un piano di investimento automatico in base al quale si deduce un importo fisso ogni mese dal conto bancario per acquistare ulteriori azioni.

 

Etf, le strategie di profitto per usare questi strumenti

 Una categoria di fondi particolare è costituita dagli Etf, che sono assimilabili a fondi indicizzati quotati, è rappresentano una particolare categoria di fondi, le cui parti sono negoziate in Borsa in real time come avviene per le azioni, per mezzo di una banca o un qualsiasi intermediario autorizzato. Gli Etf si collocano tra un titolo azionario e un fondo comune e consentono di sfruttare i punti di forza di entrambi.

Le regole da seguire per scegliere un fondo comune di’investimento

 Esistono tre tipi di fondi, fondi azionari, fondi obbligazionari e fondi bilanciati. I fondi azionari investono soprattutto in azioni e obbligazioni convertibili e solitamente hanno un più alto livello di rischio, ma garantiscono rendimenti più elevati. I fondi obbligazionari investono soprattutto in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato, hanno un rischio contenuto, ma danno minori garanzie di profitto. Nei fondi bilanciati c’è un equilibrio tra più forme di investimento.