Berlusconi e il rimborso dell’Imu gelato dalla Svizzera

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 Lo ha detto anche Mario Monti ieri a Porta a Porta: l’accordo con la Svizzera per lo scudo fiscale potrebbe richiedere ancora molto tempo. E questa mattina il ministro delle finanze elvetico rincara la dose: l’accordo non sarà operativo prima del 2015.
Silvio Berlusconi aveva già dato per certo l’accordo in tempi brevi, tanto che quanto sarebbe fruttato -le stime parlano di 25-30 miliardi di euro– lo aveva già destinato a mettere in atto la promessa del rimborso dell’Imu. Non saranno disponibili neanche i 4 miliardi necessari.
Code ai Caf dopo la lettera per il rimborso dell’Imu di Silvio Berlusconi

Una doccia fredda per il Cavaliere che ha fatto del rimborso dell’Imu il suo cavallo di battaglia durante questa campagna elettorale e che comunque, ancora non si arrende. Proprio questa mattina infatti ha ribadito la certezza del rimborso Imu:

La restituzioni dei soldi è certissima. La questione dei soldi non esiste. Parliamo dello 0,5% dei costi dello Stato e poi c’è l’accordo che stiamo trattando con confederazione elvetica.

La questione è stata sollevata dalla deputata socialista del Parlamento federale Ada Marra, che ha inviato lei stessa una missiva la suo ministro delle finanze per capire come mai ci fossero già in circolazione delle cifre su quanto l’Italia avrebbe ricavato dall’accordo.

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La risposta del ministro delle finanze è arrivata velocemente e ha chiarito molte cose non solo alla deputata, ma anche a molti elettori:

A causa del periodo elettorale in Italia, considerata l’incertezza sull’esito del voto, al momento è difficile prevedere quando si concluderà il negoziato, iniziato con il Governo Monti, comunque, pur ammettendo che l’accordo venga firmato entro la fine di quest’anno, è difficile pensare che possa entrare in vigore, prima del gennaio 2015.

 

 

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