L’agricoltura รจ stato l’unico comparto dell’economia in cui i posti di lavoro sono aumentati nella prima parte del 2012, ma il trend positivo si รจ, purtroppo, arrestato nel terzo trimestre del 2012 con unaย flessione tendenziale del 4,3 per cento, che corrisponde aย 38 mila lavoratori in meno tra luglio e settembre.
Secondo laย Cia (Confederazione italiana agricoltori) questo calo sarebbe dovuto all’aumento esponenziale degli oneri fiscali, all’impennata dei costi produttivi che si sommano alle difficoltร del comparto causate dalla siccitร che ha bruciato interi raccolti.
Piรน precisamente, la classe piรน colpita da questa emorragia di posti di lavoro sono stati gli autonomi (-9,8 per cento), soprattutto nelle zone del centro Italia. La Cia vede il settore agricolo in affanno a causa della mancanza diย interventi adeguati che hanno provocato un appesantimento della gestione aziendale, soprattutto a discapito delle piccole imprese.
La situazione dell’agricoltura sta profondamente cambiando: la crisi e le difficoltร legate all’aumento della pressione fiscale rende impossibile la sopravvivenza delle realtร minori che o si trovano costrette a chiudere o si piegano all’assorbimento da parte di aziende piรน grandi, le quali, quindi, possonoย assumere manodopera, ma non ai ritmi tenuti nella prima parte dell’anno.